Stamattina si è riunita la task force sul coronavirus 2019-nCoV del Ministero della Salute, alla presenza del ministro Roberto Speranza. Insieme alla Protezione Civile, è stata presa la deciione di «rafforzare sensibilmente i controlli e il personale medico e sanitario in tutti gli aeroporti e i porti. A Roma Fiumicino si stanno attivando in queste ore corridoi sanitari e scanner termici su tutti gli arrivi».

Intanto, dalla Cina l’aggiornamento del bilancio: 425 decessi e oltre 20.400 contagi, con 3.235 casi confermati nelle ultime 24 ore. Da segnalare, però, dagli ospedali cinesi sono stati anche dimessi 635 pazienti, di cui 160 nelle ultime 24 ore, come riportato dalla Commissione Sanitaria Nazionale (NHC).

Buone notizie, poi, per il 17enne di Grado che era rimasto a Wuhan (la città – focolaio dell’epidemia) perché aveva la febbre, non partendo così insieme ad altri connazionali con un volo militare. La Farnesina ha confermato che i test hanno dato risultato negativo al virus.

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È stato poi diffuso il numero totale delle compagnie aeree straniere che, al momento, hanno sospeso i voli da e verso la Cina a causa della diffusione del Coronavirus. L’aviazione civile cinese, infatti, in una nota, ha affermato che «per soddisfare le esigenze del trasporto transfrontaliero di passeggeri e merci, durante un periodo speciale, l’Amministrazione aeronautica esorta tutte le compagnie aeree cinesi a cancellare parte dei voli in base alla situazione del mercato e allo stesso tempo assicurare voli ininterrotti verso altri paesi, ad eccezione dei voli per quei paesi in cui sono state adottate misure restrittive». Tra le compagnie aeree che hanno optato per lo stop ci sono American Airlines, British, Lufthansa, Finnair, El Al, Scandinavian Airlines, Air India e Air Canada.

In Russia, invece, gli scienziati non hanno ancora a disposizione un ceppo vivente di Coronavirus per sviluppare un vaccino. Lo ha affermato Sergej Kraevoj, vice ministro della Sanità, secondo cui il processo di creazione di un vaccino potrebbe richiedere da due a cinque mesi ma ciò richiede un «virus nativo vivo. Purtroppo, al momento non disponiamo di questo importantissimo ceppo vivente».

Infine, è stata registrata la prima vittima da coronavirus a Hong Kong, si tratta di un 39enne.

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