Mentre in Cina i nuovi casi di contagio da Coronavirus sono in diminuizione (ieri 121, il numero più basso dal 21 gennaio), dal Paese dov’è esplosa l’epidemia giunge una notizia di solidarietà per il nostro Paese, il più colpito dall’infezione in Europa.
Infatti, una campagna di raccolta fondi online è stata lanciata in Cina orientale per aiutare l’Italia a combattere l’epidemia di COVID-19, mentre varie aziende di stanza nella provincia dello Zhejiang stanno donando ad altri Paesi i materiali necessari a prevenire la diffusione del nuovo coronavirus.
La raccolta fondi è partita da Wenzhou, città dove vivono 3 milioni di abitanti e da dove proviene la maggior parte della comunità di Prato. Lì imprenditori e giovani si sono mobilitati per raccogliere denaro da inviare all’Italia, contribuendo così attivamente alla lotta contro il COVID-19. Inoltre, già due giorni fa è decollato un carico di 2.600 paia di occhiali protettivi, dal valore complessivo di 200.000 yuan (25.700 euro circa), prodotti da aziende locali e donati dagli ottici di Wenzhou con destinazione Torino.
E non finisce qui: perché le fondazioni Jack Ma e Alibaba hanno annunciato l’intenzione di donare un milione di mascherine protettive al vicino Giappone. A tal proposito, l’imprenditore Jack Ma, il fondatore del gruppo Alibaba, ha spiegato che è il momento di ricambiare il favore ai giapponesi che sono rimasti vicini ai cinesi quando c’era una carenza di forniture. Infatti, pochi giorni fa in Giappone sono state raccolte 125mila tute protettive, donate a diverse città della Cina.
Infine, in Cina sono stati riscontrati sette nuovi casi di coronavirus ‘importanti’ dall’Italia. Come riportato da Global Times, si tratta di cinesi che lavoravano nello stesso ristorante a Bergamo e sei hanno condiviso un volo da Milano a Mosca e il 27 febbraio ne hanno preso un altro per giungere all’aeroporto di Shanghai Pudong.
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