La Ferrari invierà personale specializzato per aiutare la Siare, azienda bolognese che produce respiratori polmonari per le terapie intensive e he ha siglato un contratto di fornitura con la Protezione Civile nazionale. Oltre a quello della scuderia di Maranello ci sarà anche il contributo di personale specializzato di Fca e Marelli.

Ne ha dato notizia Gianluca Preziosa, direttore generale della Siare, in un’intervista rilasciata all’edizione bolognese di Repubblica. «Adesso siamo tutti uguali, soldati come loro – ha detto Preziosa – in guerra contro il virus. Noi della direzione pensiamo giorno e notte a come produrre più macchine. Stamattina (ieri, n.d.r.) abbiamo fatto una riunione di cinque ore col gruppo Fiat Chrysler e col commissario Arcuri, perché possono aiutarci a far arrivare materie prime. Marelli ci assisterà per la parte di produzione, Ferrari si è messa a disposizione, Fca a Torino coordinerà il tutto».

Un plauso alla Ferrari è stato rivolto da Gian Luca Ficco della UILM, Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici: «È un iniziativa davvero meritoria, che incrementerebbe la produzione nazionale di questi beni essenziali per cercare di salvare la vita ai malati più gravi di Covid19. Se vogliamo evitare che l’Italia collassi dobbiamo assolutamente produrre le risorse necessarie a fronteggiare l’epidemia. Dovrebbe essere il Governo a coordinare la conversione di un numero sufficiente di fabbriche alla produzione di mascherine, tamponi e respiratori e a qualsiasi altro bene essenziale a questo scopo. Nel frattempo speriamo che altri imprenditori assumano un’iniziativa simile a quella di Ferrari, che attribuisce alla storica casa di Maranello un merito storico nei confronti degli Italiani. È il momento di ragionare come collettività, di avere a cuore gli interessi della Nazione e dell’Umanità. L’emergenza che stiamo attraversando ci ricorda che la felicità individuale è indissolubilmente legata al benessere della collettività».

Come riportato dal sito del Sole 24 Ore, l’azienda Siare si è assunta l’impegno di consegnare 125 macchine salvavita a settimana, 2mila dispositivi entro luglio ma è un piccolo produttore con 35 dipendenti e 11 milioni di fatturato. Da qui l’importanza del contributo attivo di Ferrari e Fiat Chrysler che supporterano, stando a quanto si apprende, nella produzione della componentistica e nell’assemblaggio dei respiratori.

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