Coronavirus, il Governo sta pensando a chiudere le scuole in tutta Italia

Lo sostengono fonti ministeriali

Scuole chiuse in tutta Italia. Questa misura drastica è al vaglio del Governo per gli effetti del Coronavirus. La notizia proviene da fonti ministeriali che, però, tengono a precisare che ancora «nessuna decisione è stata presa al riguardo». L’eventuale chiusura durerebbe 15 giorni, in attesa di valutare l’evoluzione del contagio del Covid-19.

In attesa di saperne di più, cominciano appelli in tal senso dalle singole Regioni, come nel caso della Puglia e del governatore Michele Emilliano che, durante una conferenza stampa, ha affermato: «Invito tutte le famiglie a non mandare a scuola i propri figli». Nell’ordinanza regionale, tra l’altro, si consente agli studenti delle scuole e delle università di non frequentare le lezioni senza incorrere in sanzioni disciplinari da parte degli Istituti. Per Emiliano, che ha subito critiche, la difesa «del diritto dei genitori di non mandare i propri figli in un luogo potenzialmente pericoloso. Un diritto che già esisteva e che io ho inserito nell’ordinanza pugliese. Quindi, tutte le famiglie che decideranno di non mandare i propri figli a scuola avranno le assenze giustificate dal presidente della Regione. Se desiderate esercitare questo diritto potete farlo. Questa facoltà alla fine della vigenza dell’ordinanza consentirà di giustificare l’assenza ma soprattutto consentirà alle scuole di essere tutelate».

Anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato della possibilità delle chiusure delle scuole: «Dal punto di vista scientifico – ha detto a Radio CRC – la popolazione minorile è sostanzialmente immune dal contagio, a causa del trascinamento delle vaccinazioni. Se chiudiamo oggi le scuole, siccome il numero dei contagiati tenderà ad aumentare, le scuole non si riaprirebbero più. In più, chiudi le scuole ma poi i ragazzi vanno nei bar, nei ristoranti, nelle palestre, è totalmente inutile», aggiungendo che «uno degli interrogativi è questo: che vogliamo fare con i docenti? Sarebbe ragionevole chiedere ai docenti di segnalare possibili dubbi o sintomi, perché abbiamo il dovere di dare la massima tranquillità ai genitori. Se tra 12 ore emergono casi preoccupanti, chiudiamo tutto. Abbiamo un’attività di prevenzione che può dare una tranquillità assoluta ai nostri cittadini. Sembra quasi che i positivi li cerchiamo noi, andando perfino a casa dei possibili contagiati».

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