Non saranno più considerati un ‘luogo sicuro’ i porti italiani, nell’ambito del salvataggio dei migranti. Questo quanto prevede una bozza di un decreto ministeriale a firma dei ministri Paola De Micheli (Trasporti), Luigi Di Maio (Esteri), Luciana Lamorgese (Interno) e Roberto Speranza (Salute).

La bozza del DM, come riportato da Public Policy, stabilisce che «per l’intero periodo di durata dell’emergenza sanitaria nazionale derivante dalla diffusione del virus Covid-19, i porti italiani non assicurano i necessari requisiti per la classificazione e definizione di Place of safety (luogo sicuro), in virtù di quanto previsto dalla Convenzione di Amburgo, sulla ricerca e il salvataggio marittimo, per i casi di soccorso effettuati da parte di unità navali battenti bandiera straniera al di fuori dell’area Sar italiana». La disposizione dovrebbe enntrare in vigore dalla data di adozione del DM per tutta la durata dell’emergenza sanitaria.

Come riportato dall’Agi, il provvedimento, che reca la data del 7 aprile 2020 e un numero di protocollo, arriva nel momento in cui la nave della ong Alan Kurdi, con a bordo 150 migranti, è in attesa al largo di Lampedusa dell’assegnazione di un porto di sbarco.

E, interpellato dall’Adnkronos, il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, ha affermato: «Stiamo vivendo una situazione d’emergenza senza precedenti, da ora in poi – risolto il caso Alan Kurdi- bisogna decidere come operare. Se arriva una nave con 200-500 migranti a bordo non possiamo mettere in piedi un sistema di quarantena su navi private».

«Le Ong hanno salvato delle vite in mare? Ok – ha aggiunto Sibilia – se la destinazione più vicina siamo noi, allora si entra in porto, ma la quarantena dei richiedenti asilo va fatta sulla stessa nave della ong che ha prestato soccorso. È questa la soluzione da mettere in campo. Ammesso che si possa considerare il nostro Paese ancora un Place of Safety, un posto sicuro. Con un’emergenza di tale portata ancora in corso, non credo possiamo più garantirlo».

A proposito di Lampedusa, Carolina Varchi, deputata nazionale di Fratelli d’Italia, ha dichiarato: «L’isola di Lampedusa è sotto assedio. In queste ore, nel silenzio generale, sono sbarcati circa 80 migranti e l’Alan Kurdi, la nave della ong battente bandiera tedesca, è pronta ad accompagnarne altri 150. Mentre invitiamo gli italiani a rimanere in casa per la sicurezza di tutti, arrivano in Sicilia, indisturbati, decine di migranti. Porte chiuse e porti aperti. Anche Lampedusa è Italia, e il ministro Lamorgese se non riesce a gestire i fenomeni migratori la smetta di autorizzare gli sbarchi nei nostri porti, siamo stanchi di questi teatrini, alle mie interrogazioni nessuna risposta».

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