Nel prossimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministro, che dovrebbe essere varato nel giro di poche ore, il terzo da quando è cominciata l’emergenza coronavirus in Italia, saranno presenti delle misure raccomandate per tutti gli italiani.

In sintesi: stop a convegni, congressi e manifestazioni (comprese quelle sportive); evitare abbracci e strette di mano; starnutire e tossire in un fazzoletto, evitando qualsiasi tipo di contatto. Tutte raccomandazioni che provengono dal Comitato tecnico scientifico costituito dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

Il DPCM prevederà, inoltre, che tutti gli eventi sportivi, per un mese, siano a porte chiuse (rinviata, a proposito, il match di domani sera tra Juventus e Milan) e che non ci sia alcuna manifestazione senza la garanzia della distanza di sicurezza di un metro tra i manifestanti. Inoltre, si consiglierà a chi ha più di 75 anni e a chi ne ha più di 65 ed è ammalato di restare a casa e di non frequentare luoghi affollati. Lo stesso per chi ha anche solo qualche linea di febbre, pure se non si è recato nelle zone a rischio.

Poi, comitati, enti, mondo della comunicazione, associazioni culturali e sportive «sono invitati a organizzare attività ricreative individuali alternative da svolgersi all’aperto ma senza assembramenti o presso il proprio domicilio».

In collegamento telefonico con Di Martedì, su La7, il ministro Roberto Speranza ha affermato: «Abbiamo un comitato tecnico-scientifico e crediamo che ci sia bisogno di comportamenti corretti da parte di tutti gli italiani. Abbiamo bisogno di vincere la sfida: le istituzioni devono fare la loro parte ma anche gli italiani devono fare la loro». E ancora: «Dobbiamo chiedere agli italiani di rispettare le disposizioni. Sugli eventi sportivi c’è un’ordinanza», per il resto «chiediamo un sussulto di responsabilità. Non credo nella coercizione. Stiamo dicendo una cosa semplice: la situazione è seria e va seguita con attenzione. Ciascuno deve fare la propria parte perché il virus non si può fermare solo con un decreto ma con il lavoro di tutti. Bastano pochi gesti semplici».

Infine, secondo Speranza «si riprenderà con forza quando il virus sarà sconfitto. È necessario vincere questa sfida e c’è bisogno di comportamenti virtuosi. Solo col passare dei giorni si potrà vedere la validità delle misure».

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