Primo caso positivo di Coronavirus in Vaticano. Ne ha dato notizia il portavoce Matteo Bruni che ha affermato: «Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano per poter sanificare gli ambienti a seguito di una positività al Covid-19 riscontrata ieri in un paziente. Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso. La Direzione Sanità e Igiene sta provvedendo ad informare le competenti autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti».
Nella giornata di ieri, tra l’altro, Bruni aveva detto: «Relativamente all’attività del Santo Padre, della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano dei prossimi giorni, sono allo studio misure volte ad evitare la diffusione del covid-19, da implementare in coordinamento con quelle adottate dalle autorità italiane».
Sono saliti, poi, a tre i decessi in Piemonte di pazienti risultati positivi al coronavirus. L’ultima vittima, in ordine di tempo, è una 81enne di Novi Ligure (Alessandria), affetta da pluripatologie e risultata positiva del test del Covid 19, ricoverata da qualche giorno presso il Pronto soccorso del nosocomio, dove si era presentata con sintomi influenzali e tenuta in osservazione. Il suo quadro clinico, si legge in una nota della Regione Piemonte, è peggiorato improvvisamente ed è deceduta nella fase di trasferimento in rianimazione.
Infine, sempre in Piemonte, una coppia di 80enni è ricoverata da alcuni giorni alle Molinette di Torino, risultata positiva al Coronavirus. I due erano arrivati al Pronto Soccorso per quella che pensavano fosse un’influenza, non dichiarando però che in negli scorsi giorni avevano ricevuto la visita del figlio che lavora nella ‘zona rossa’ di Lodi.
La Direzione aziendale dell’ospedale, di conseguenze, ha applicato tutti provvedimenti del caso, cmpresa l’analisi del percorso dei pazienti dal loro arrivo in ospedale. La donna si trova all’ospedale Amedeo di Savoia, mentre il marito è ricoverato in rianimazione. Stando a quanto si è appreso, non ci dovrebbe essere alcun rischio per gli altri ricoverati che, comunque, sono stati spostati per precauzione in altri reparti dell’ospedale.
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