Arrestato il presidente del consiglio comunale di Roma Marcello De Vito. L’arresto avviene nell’ambito dell’inchiesta sul progetto dello stadio della Roma di Tor di Valle. Adesso rischia di nascere un terremoto giudiziario all’interno del Movimento 5 Stelle. De Vito è stato arrestato all’alba con l’accusa di corruzione e adesso si trova in carcere. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e gli uffici in Campidoglio.

De Vito è stato prelevato all’alba perché secondo i Pm avrebbe incassato delle tangenti da Luca Parnasi, il costruttore finito in manette nell’inchiesta Rinascimento, che ha visto coinvolte una ventina di persone accusate di associazione per delinquere, alla corruzione, al finanziamento illecito riguardo la vicende sullo stadio della Roma. Il presidente dell’assemblea capitolina arrestato questa mattina avrebbe garantito di favorire il progetto di costruzione dell’impianto sportivo.

De Vito è una degli esponenti più in vista del M5S di Roma. Fu uno dei candidati più votati alle elezioni amministrative che portarono Virginia Raggi in Campidoglio.

Nell’inchiesta “Congiunzione astrale” che ha portato al fermo di De Vito sono coinvolte altre tre figure, anch’esse arrestate. Ad un’altra persona è stato imposta una misura interdittiva di divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori. Tra gli indagati figurano Claudio Toti, attuale presidente della Virtus Roma e Pierluigi Toti.

I reati ipotizzati sono di corruzione e traffico di influenze illecite. L’indagine riguarda non solo gli affari relativi al nuovo stadio della Roma ma anche l’edificazione di un hotel a Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.

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