A Corigliano – Rossano, comune della provincia di Cosenza, in Calabria, è accaduto che una pattuglia di carabinieri, in servizio, si è fermata davanti a un bar per chiedere un caffé e per consumarlo, come da misure anti Covid-19, fuori dal locale.

Tuttavia, una volta entrati nel locale, si sono accorti della presenza di un assembramento con persone tutte accalcate: un gruppo di poliziotti del commissariato cittadino, alcuni in riposo, altri in servizio, e con la divisa.

I carabinieri, quindi, hanno identificato i poliziotti e li hanno multati per assembramento. Multa anche per un dirigente della sanità locale, sempre per un caffè. Disposta poi l’immediata chiusura del bar.

Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (MOSAP), ha affermato: «Le regole devono essere rispettate da tutti e gli uomini e donne in divisa devono essere i primi a farlo. Detto ciò, tra le forze dell’ordine deve esserci collaborazione, cosa che a quanto pare, per via dell’esasperazione sta venendo meno».

«Non sappiamo come siano andate esattamente le cose e quanta gente vi fosse in quel bar, certo è – ha aggiunto Conestà – che ci saremmo aspettati lo stesso tam tam mediatico quando abbiamo denunciato l’assenza di dispositivi di protezione individuale o la consegna di quelli scaduti e non idonei o, ancora, la confusione sul piano vaccinale. Ci saremmo aspettati la stessa risonanza quando abbiamo denunciato le costanti aggressioni e invochiamo la dotazione del taser. Comprendo benissimo che questo non ci ridicolizza e quindi non fa notizia».