Da martedì 5 maggio, ovvero dall’avvio della fase 2, sarà possibile spostarsi nelle seconde case? L’interrogativo non è da poco perché, come ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, nel corso della consueta conferenza sull’emergenza coronavirus, le seconde case «sono una valvola di sfogo psicologica ma anche sanitaria perché si diluisce di più la pressione demografica dei territori«.

Inoltre, il tema coincide anche con gli spostamenti tra una Regione e l’altra, perché non sono affatto rari i casi di chi ha una seconda residenza in una regione diversa da quella dove ha la prima. Ebbene, stando alle prime informazioni, alcuni limiti alla mobilità resteranno, così come alcune ‘aree rosse’, ovvero le più delicate dal punto di vista della diffusione dell’epidemia, segnalate dagli esperti.

Ad esempio, sarà molto probabilmente permesso il movimento all’interno del proprio Comune. Tuttavia, nel caso in cui un cittadino dovesse avere una seconda residenza in un altro Comune ma della stessa Regione, potrà raggiungerla previa richiesta e autocertificazione. Invece, dovranno aspettare chi ha una seconda casa in un’altra Regione. Esempio: prima casa a Messina e seconda in Calabria.

Da rimarcare, però, un po’ di confusione a riguardo. Sì, perché qualche giorno fa la ministra Teresa Bellanova ha preannunciato che sarà possibile andare a coltivare gli orti e i terreni agricoli di proprietà anche fuori dalla propria Regione, pur restando vietato il prendersi cura degli spazi verdi nelle seconde casa. Ma è giusto lasciare in stato di abbandono queste aree con la conseguenza di dovere poi fare i conti con eventuali danni?

In generale, in attesa di saperne di più, saranno tre i parametri da prendere in considerazione nel concedere la libertà agli spostamenti. In primo luogo, la circolazione del coronavirus deve restare sotto controllo. Poi, le strutture sanitarie territoriali devono essere in grado di reagire a una eventuale seconda ondata di contagi. Infine, nel territorio ci devono essere sufficienti dispositivi di protezione individuale per ogni residente.

Articoli correlati