Negli Stati Uniti d’America molte testate, tra cui Fox News e Washington Post, hanno dato la notizia dell’ipotesi che il Covid-19 abbia avuto origine in un laboratorio di Wuhan – la città focolaio dell’epidemia – non come arma biologica ma come parte degli sforzi del governo di Pechino per dimostrare la capacità di identificare e combattere i virus al pari degli USA.
Una delle fonti citate da Fox News sostiene che quella in atto è la «copertura del governo più costosa di tutti i tempi» e si ritiene che la trasmissione iniziale del virus sia avvenuta dal pipistrello all’uomo e che il paziente zero sia stato un membro del laboratorio.
Fox News ha anche chiesto un parere al presidente Donald Trump il quale ha risposto così durante la conferenza stampa di ieri, mercoledì 15 aprile, sul coronavirus: «Stiamo facendo un esame molto approfondito di questa orribile situazione».
I documenti, a cui ha avuto accesso Fox News, descrivono in dettaglio i primi sforzi dei medici cinesi in laboratorio e quelli per il contenimento. Il mercato di Wuhan inizialmente identificato come un possibile punto di origine non ha mai venduto pipistrelli e le fonti sostengono che tale colpa sia stata incentivata dal governo cinese per allontanare i sospetti dal laboratorio, insieme agli sforzi propagandistici rivolti da Pechino verso Usa e Italia.
Inoltre, i funzionari dell’ambasciata degli Stati Uniti avvertirono nel gennaio 2018 dei protocolli di sicurezza inadeguati presso il laboratorio dell’Istituto di virologia di Wuhan e trasmisero informazioni sugli scienziati che conducevano ricerche pericolose sul coronavirus dai pipistrelli, come riportato martedì scorso dal Washington Post.
Mike Pompeo, Segretario di Stato, parlando a una tv, ha affermato: «Quello che sappiamo è che questo virus ha avuto origine a Wuhan, in Cina. Sappiamo che esiste l’Istituto di Virologia a pochi chilometri del mercato. C’è ancora molto da apprendere e il governo degli Stati Uniti sta lavorando diligentemente per saperne di più».
E ancora: «Sapevamo che stavano lavorando a questo programma, come altri molti Paesi. Tuttavia, in quelli trasparenti c’è la capacità di controllare e tenere al sicuro il materiale altamente coraggioso e consentono agli osservatori esterni di assicurarsi che tutti i processi e le procedure siano corrette e seguite. Peccato che ciò non sia accaduto a Wuhan».
Secondo le fonti citate da Fox News, la Cina avrebbe prima eliminato e poi modificato i dati in suo possesso, distuggendo i campioni, cancellando le aree contaminante così come alcuni rapporti, censurando altresì gli articoli di alcuni accademici.
Inoltre, ci sono stati medici e giornalisti ‘scomparsi’ dopo avere avvertito circa la diffusione del coronavirus e della sua natura contagiosa per via della trasmissione da uomo a uomo. La Cina, tra l’altro, si è mossa velocemente per interrompere i viaggi interni da Wuhan al resto del Paese ma non ha bloccato i voli internazionali dalla e per la megalopoli.
Infine, sempre le fonti sostengono che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sia stata complice sin dall’inizio nell’aiutare a Cina a depistare. E sarebbe anche per questo che Trump ha interrotto il versamento dei fondi statunitensi. Insomma, una storia che va sicuramente approfondita.
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