In un convento del Michigan, negli Stati Uniti d’America, il coronavirus si è diffuso così rapidamente che ha provocato la morte di 12 suore in un mese.
Le religiose vivevano nel convento delle suore feliciane a Livonia, fuori Detroit, e avevano un’età compresa tra i 69 e i 99 anni. Una tredicesima sorella era inizialmente sopravvissuta al virus ma è morta nel mese di giugno.
Come riportato dalla CNN, tutte le suore sono state impegnate in ruoli diversi: dall’insegnamento al sostegno ai bambini a rischio, dalla musica alla pubblicazione di un libro di 586 pagine sulla storia del convento.
Le religiose vivevano e lavoravano in un convento di 1,40 chilometri quadrati che un tempo ospitava ben 800 suore, ora ne risiedono solo 50.
Secondo il sito Global Sisters Report, la morte delle 13 suore potrebbe essere la peggiore perdita di vite umane per una comunità di religiose negli Stati Uniti d’America dalla pandemia di influenza del 1918. Il dramma è successo nonostante, dal mese di marzo, il convento avesse adottato misure restrittive per frenare la diffusione del virus ma è stato inutile. La prima a morire, il 10 aprile, è stata suor Mary Luiza Wawrzyniak, 99 anni. Poi, seguita da Suor Celine Marie Lesinski (92) e da Suor Mary Estelle Printz (95), entrambe morte nella domenica di Pasqua, il 12 aprile.
Via via tutte le altre: Sorella Thomas Marie Wadowski, 73; Sorella Mary Patricia Pyszynski, 93; Sorella Mary Clarence (Adeline) Borkoski, 83; Sorella Rose Mary Wolak, 86; Sorella Mary Janice (Margaret) Zolkowski, 86; Sorella Mary Alice Ann (Fernanda) Gradowski, 73; suor Victoria Marie Indyk, 69; Suor Mary Martinez (Virginia) Rozek, 87 e suor Mary Madeleine (Frances) Dolan, 82.
Negli Stati Uniti d’America, infine, l’emergenza continua: oltre 1000 decessi in un giorno per il coronavirus, per la prima volta da maggio.
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