La variante Eris del Covid-19 preoccupa (ma non troppo). Dopo circa due mesi di stabilità nei nuovi casi settimanali, sta avvenendo un drastico cambiamento. In quattro settimane consecutive, infatti, si è verificata una crescita esponenziale nella circolazione virale. Dai 5.889 casi della settimana 10-16 agosto, si è passati ai preoccupanti 30.777 casi della settimana 7-13 settembre. Il tasso di positività dei tamponi è salito dal 6,4% al 14,9%, mentre la media mobile a 7 giorni è aumentata da 841 casi al giorno a 4.397 casi al giorno. L’incidenza è passata da 6 casi a 52 per 100mila abitanti. Inoltre, il numero di decessi è più che raddoppiato nelle ultime quattro settimane.

I Dati del Monitoraggio della Fondazione Gimbe

La Fondazione Gimbe ha condotto un monitoraggio settimanale dei dati e ha rivelato una situazione preoccupante. I numeri, tuttavia, potrebbero essere sottostimati, poiché il sistema di monitoraggio si basa principalmente su segnalazioni volontarie. Inoltre, la prescrizione di tamponi per le persone con sintomi respiratori è diminuita, e l’uso diffuso di test antigenici fai-da-te rende difficile comunicare la positività ai servizi epidemiologici.

La Diffusione in Italia

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la circolazione virale è aumentata in tutte le Regioni e Province autonome. L’incidenza cresce con l’età, confermando che la circolazione virale è sottostimata. Le fasce di età più anziane sono quelle che mostrano un maggiore attaccamento ai test.

Aumento dei Ricoveri in Area Medica e Terapia Intensiva

I ricoveri in area medica sono più che triplicati, passando da 697 a 2.378, mentre quelli in terapia intensiva sono saliti da 18 a 76. Questi dati dimostrano che nelle persone anziane, fragili e con patologie multiple, l’infezione da Sars-CoV-2 può aggravare il loro stato di salute, richiedendo ospedalizzazione e peggiorando la prognosi delle malattie concomitanti.

La Variante Eris

Tutte le varianti circolanti appartengono alla famiglia Omicron, ma la variante più prevalente è la EG.5, nota come Eris. Questa variante ha dimostrato una maggiore capacità di evasione alla risposta immunitaria, il che favorisce la sua rapida diffusione. Tuttavia, al momento non ci sono studi che confermino un maggiore rischio di malattia grave causato da Eris.

La Campagna Vaccinale in Stallo

La campagna vaccinale in Italia ha subito un arresto il 1° settembre 2023, e al momento la somministrazione dei vaccini è rimasta a livelli molto bassi, sia per i cicli primari che per i richiami. Le indicazioni preliminari per la campagna di vaccinazione anti-Covid 2023-2024 sono state delineate, ma ci sono alcune criticità da tenere in considerazione, in particolare per quanto riguarda le categorie a rischio.

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