Dopo mesi di relativa normalità, l’Italia sta valutando la possibilità di riportare in auge le mascherine a causa dell’incremento dei contagi da Covid-19. Sebbene al momento non vi siano segnali di sovraffollamento negli ospedali, il governo sta prestando attenzione alla situazione.
La rivalutazione dell’uso delle mascherine
In molti Paesi, la crescita dei casi ha spinto le autorità a rivalutare l’uso delle mascherine, specialmente negli ospedali. Ad esempio, a Lisbona, in seguito all’aumento dei contagi, è stato nuovamente reso obbligatorio l’uso delle mascherine per il ricovero ospedaliero. In Francia, si sta discutendo l’opportunità di reintrodurre le mascherine nelle scuole.
La situazione in Italia
Al momento, in Italia, non vi è motivo di allarmarsi, ma è cruciale proteggere le persone vulnerabili, per le quali l’infezione da Covid rappresenta un grave rischio. Tuttavia, sorge la domanda: quali saranno le nuove regole, se ne saranno adottate?
Le nuove regole in corso di studio
Il Ministero della Salute sta elaborando una circolare volta a fornire nuove linee guida per la gestione e il contenimento dei contagi, soprattutto negli ospedali. Inoltre, questa direttiva disciplinerà anche l’effettuazione dei tamponi all’arrivo negli ospedali e nei pronto soccorso.
L’obiettivo principale è la protezione delle persone fragili ricoverate e, secondo alcune informazioni, potrebbe includere la diagnosi differenziale dei pazienti sintomatici rispetto ad altre patologie respiratorie in circolazione.
Maggiore attenzione nelle residenze per anziani
L’obiettivo è rilevare rapidamente se un paziente giunto in ospedale sia affetto da un virus respiratorio, dal coronavirus o da l’influenza. Pertanto, oltre ai test Covid, saranno effettuati tamponi per rilevare altri virus respiratori. Potrebbe anche esserci una maggiore attenzione nelle residenze per anziani.
L’iniziativa in Lombardia
In Lombardia, è già in vigore una circolare che richiede l’uso delle mascherine negli ospedali e nelle case di riposo assistenziali. Questa circolare ribadisce la necessità delle mascherine per operatori e visitatori di strutture con pazienti vulnerabili, permettendo ai visitatori di assistere i pazienti ricoverati in ospedale solo in casi eccezionali, come minorenni, persone in fin di vita, partorienti o donne con gravidanze complesse.
Sempre in Lombardia, viene richiesto il tampone nei pronto soccorso a persone che si presentano con problemi respiratori e tosse non altrimenti spiegabili, nonché a chi non presenta sintomi ma deve essere ricoverato in reparti con pazienti immunodepressi o in ostetricia.
Le regole attuali in Italia
Attualmente, in Italia, se una persona è positiva al Covid-19, non è obbligata all’autoisolamento ma è fortemente consigliato indossare una mascherina chirurgica o Ffp2 quando si è in contatto con altre persone. Se si è sintomatici, è consigliato rimanere a casa fino alla scomparsa dei sintomi, seguire scrupolosamente l’igiene delle mani e evitare luoghi affollati.
Attenzione per i contatti
Per coloro che sono stati a contatto con casi di Covid-19, non ci sono restrizioni obbligatorie, ma viene raccomandato di prestare attenzione a eventuali sintomi come febbre, tosse, mal di gola e stanchezza nei giorni successivi al contatto. Inoltre, si consiglia di evitare il contatto con persone vulnerabili e, se si manifestano sintomi suggestivi di Covid-19, di sottoporsi a un test antigenico o molecolare.
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