Nelle ultime 24 ore, in Italia, sono stati riscontrati 72.568 nuovi positivi al Covid-19, mentre 137 sono state le vittime. I tamponi processati sono stati 490.711, per cui il tasso di positività sale al 14,8% rispetto al 14,5% di ieri. In calo, però, terapie intensive (-25) e i ricoveri nei reparti ordinari (-63). Su base settimanale, l’aumento dei casi si attesta al 50%.

Ciò che sta determinando l’aumento dei contagi è anche la variante Omicron 2 che, secondo Mauro Pistello, vicepresidente della Società italiana di microbiologia, sta avanzando “sempre con una situazione a macchia di leopardo sul territorio nazionale”.  All’Adnkronos, Pistello ha però evidenziato che la gravità di Omicron 2 “non è peggiore” ma “si segnalano problemi a livello gastroenterico“. Poi, a proposito delle reinfezioni, l’esperto ha spiegato che queste varianti “sono cugine strette e quindi non deve stupire che possano esserci nuove infezioni in chi ha già avuto Omicron, anche dopo le tre dosi. L’aumento dei casi  credo sia fisiologico, magari è un assestamento di qualche settimana per poi scendere di nuovo”.

Questa crescita deve spaventare? “Ci sono due fatti da considerare – ha risposto Pistello – queste varianti che emergono sono sempre più contagiose e ci si può reinfettare ma dal punto di vista clinico si confrontano con una platea di soggetti quasi tutti vaccinati. Quindi alla fine se noi vogliamo guardare a testa alta il virus e non richiuderci in casa dobbiamo continuare a vaccinarci, se non lo abbiamo fatto. In futuro ci saranno varianti ostiche che faranno di tutto che evadere la protezione immunologica, quindi dobbiamo essere prevedenti in estate quando il virus circolerà di meno e programmare la stagione autunnale che invece sarà più insidiosa”.

Quindi, sì i contagi aumentano ma non bisogna allarmarsi, come spiegato anche da Fabio Ciciliano, medico e membro del Comitato Tecnico Scientifico, a Rai Radio1: “La variante Omicron 2, che ha una maggiore capacità di trasmettersi, è quella che in qualche maniera abbiamo avuto modo di conoscere ed è anche quella che sta aumentando il numero dei contagi, a fronte di un impegno clinico che però non è minimamente paragonabile alla variante Delta“.

Sulla stessa scia Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza, che all’Adnkronos ha detto: “Ormai abbiamo capito che Sars-Cov- 2 continua ad evolversi in modo da diventare sempre più contagioso. Fortunatamente, fino ad ora, all’aumento di contagiosità non corrisponde un aumento della letalità. E questo ‘schema’ sembra essere applicabile anche ad Omicron 2, anche se è troppo presto per fare affermazioni definitive su questa variante”.

L’ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica ha aggiunto che Omicron 2 non pare essere “una variante che aggrava la malattia. Questo non vuol dire che non sia problematica. Ancora una volta molto dipende dalla protezione e dalle prevenzione. Il problema serio è per chi non è vaccinato. E purtroppo prime e terze dosi stanno procedendo a un regime molto rallentato in Italia. La preoccupazione è che possa esserci nel nostro Paese una ripresa forte della pressione sugli ospedali per tutto questo”.

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