- Scoperto due farmaci che possono salvare le vite dei pazienti Covid-19 più critici.
- I nomi dei farmaci: tocilizumab e sarilumab.
- Il Regno Unito ha contattato i prodottori dei due medicinali.
Sono stati individuati altri due farmaci salvavita che possono ridurre i decessi di un quarto nei pazienti malati di Covid-19. Ne dà notizia la BBC.
Nel dettaglio, i farmaci antinfiammatori, somministrati tramite flebo, salvano una vita in più per ogni 12 trattati. Così i ricercatori che hanno effettuato una prova nelle unità di terapia intensiva del Servizio Sanitario Britannico. Le scorte sono già disponibili in tutto il Regno Unito, quindi possono essere utilizzate immediatamente per salvare centinaia di vite.
Il governo sta lavorando a stretto contatto con il produttore per garantire che i farmaci – tocilizumab e sarilumab – continuino a essere disponibili per i pazienti britannici. Oltre a salvare più vite, i trattamenti accelerano il recupero dei pazienti e riducono di circa una settimana il tempo che i pazienti critici devono trascorrere in terapia intensiva.
Entrambi i farmaci sembrano funzionare bene e si aggiungono ai benefici già riscontrati con un farmaco steroideo economico chiamato desametasone.
Sebbene i farmaci non siano economici, costano da 750 a 1000 sterline per paziente (tra gli 800 e i 1.100 euro), il vantaggio di usarli è, però, chiaro, inferiore al costo giornaliero di un posto di terapia intensiva (2000 sterline, circa 2.200 euro).
Il prof. Anthony Gordon, dell’Imperial College di Londra, ha dichiarato: «Per ogni 12 pazienti trattati con questi farmaci ci si attende di salvare una vita. È un grande effetto».
Nello studio condotto in sei diversi Paesi, compreso il Regno Unito, con circa 800 pazienti in terapia intensiva, è stato scoperto che:
- Quasi il 36% dei pazienti Covid-19 in terapia intensiva che hanno ricevuto le cure standard è morto;
- I nuovi farmaci hanno ridotto la soglia di un quarto, ovvero al 27%, se somministrati ai pazienti entro 24 ore dall’ingresso in terapia intensiva.
Il segretario per la sanità e l’assistenza sociale Matt Hancock ha dichiarato: «Il Regno Unito ha dimostrato più volte di essere in prima linea nell’identificazione e nella fornitura dei trattamenti più promettenti e innovativi per i suoi pazienti. I risultati di oggi rappresentano un altro sviluppo fondamentale nella ricerca di una via d’uscita da questa pandemia e, se aggiunti ai vaccini e ai trattamenti già in fase di lancio, giocheranno un ruolo significativo nella sconfitta di questo virus».
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