Alla Lega non è piaciuto il discorso del presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi al Senato tant’è che i cronisti presenti hanno rimarcato che nessun senatore non ha applaudito alcun passaggio delle sue comunicazioni.

Questa disapprovazione è stata confermata da una nota dei deputati della Lega, Massimo Bitonci, capogruppo in commissione Bilancio e capo dipartimento Attività produttive e Alberto Gusmeroli, vicepresidente commissione Finanze e responsabile Unità fisco del dipartimento Economia della Lega.

“Siamo stupiti dal discorso del presidente Draghi: nessun accenno a flat tax e pace fiscale nonostante 50 milioni di cartelle esattoriali già partite o in partenza che rappresentano un’emergenza nazionale. Anche il passaggio sul credito di 1.100 miliardi di magazzino fiscale che l’Agenzia delle Entrate ha nei confronti di cittadini e imprese ci lascia perplessi. In questo momento di grave crisi economica con l’aumento delle bollette e delle materie prime anche alimentari, cosa si chiede? Di rimborsare subito? Se non bastano pandemia e guerra per un rinnovato patto fiscale tra cittadini, fisco e agenzia delle entrate cos’altro dovremmo aspettare?”.

Alcune fonti parlamentari, infine, dicono che nell’assemblea convocata subito dopo dal segretario Matteo Salvini sarebbero emerse parecchie perplessità sul discorso di Draghi, definito “poco convincente”.

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