Questa che comincia oggi può essere una settimana decisiva, forse l’ultima, per scongiurare l’invasione russa in Ucraina, nonostante Mosca continui a negare questa possibilità, accusando di “isterismo” Washington.

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba. Blinken ha assicurato che l’Ucraina ha il “sostegno deciso” degli USA di fronte a una minaccia russa sempre più “acuta”.

E Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America, ha condiviso questo tweet: “Ho parlato con i leader transatlantici delle preoccupazioni sul rafforzamento della presenza militare russa intorno all’Ucraina. Siamo uniti nei nostri sforzi diplomatici e siamo pronti a imporre massicci costi economici se la Russia sceglie l’aggressione”.

Il Pentagono ha anche riferito che il capo di stato maggiore della difesa USA, Mark Milley, ha avuto una conversazione telefonica con il collega russo, Valery Guerassimov, con cui ha discusso “diverse problematiche di sicurezza”.

E oggi, lunedì 14 febbraio, ci dovrebbe essere un nuovo colloquio telefonico tra Biden e il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha reso noto il Cremlino, come riportato dall’agenzia russa Tass. Notizia poi confermata da fonti dell’amministrazione statunitense. Anche il presidente francese Emmanuel Macron avrà una nuova conversazione con Putin, sempre oggi.

Infine, la CIA ritiene che l’attacco russo all’Ucraina potrebbe essere sferrato tra pochi giorni. Lo scrive der Spiegel, secondo cui gli americani avrebbero avvertito gli alleati di ritenere che l’aggressione militare potrebbe avvenire mercoledì 16 febbraio.

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