Prima reazione degli Stati Uniti d’America alla decisione della Russia di riconoscere le repubbliche popolari di Donetsk e Luhanks: “Il presidente Biden emetterà presto un ordine esecutivo che vieterà nuovi investimenti, scambi e finanziamenti da parte di cittadini statunitensi” nel Donbass.
Jen Pskai, portavoce della Casa Bianca ha aggiunto: “Questo ordine esecutivo fornirà, inoltre, l’autorità per imporre sanzioni a qualsiasi persona determinata a operare in quelle aree dell’Ucraina. I dipartimenti di Stato e del Tesoro avranno a breve ulteriori dettagli. Presto annunceremo anche ulteriori misure relative alla palese violazione degli impegni internazionali della Russia”. E ancora: “Continuiamo a consultarci da vicino con alleati e partner, inclusa l’Ucraina, sui prossimi passi e sull’escalation in corso da parte della Russia lungo il confine con l’Ucraina”.
Su Twitter, il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha dichiarato cheil riconoscimento delle repubbliche separatiste in Ucraina da parte di Biden “è un ulteriore attacco alla sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, segna la fine del processo di Minsk ed è una violazione della Carta dell’ONU. Dimostra la decisione russa di scegliere un percorso di scontro invece che dialogo. Coordineremo la nostra risposta con gli Alleati. Non permetteremo che questa violazione degli impegni internazionali resti impunita”. Domani, infatti, il governo britannico annuncerà le sanzioni contro la Russia.
Infine, il premier polacco Mateusz Morawiecki ha chiesto una risposta “inequivocabile” e sanzioni “immediate” contro Mosca. “Si tratta di “un atto di aggressione contro l’Ucraina”. Chiesta la convocazione “urgente” del Consiglio europeo.
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