Ci sono spiragli. La Russia ha affermato oggi, lunedì 14 febbraio, che c’è una “possibilità” di risolvere la crisi ucraina attraverso i canali diplomatici perché l’Occidente teme che le tensioni possano degenerare in un conflitto armato.

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, infatti, ha dichiarato che “c’è sempre una possibilità per risolvere i problemi che devono essere risolti”, aggiungendo che le occasioni di dialogo “non si sono esaurite”. Il punto di snodo è l’adesione dell’Ucraina alla NATO che, in caso di sospensione del processo di annessione, le tensioni diminuirebbero di conseguenza.

Intanto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in missione in Ucraina, ha assicurato a Kiev pieno sostegno economico. Durante una conferenza stampa ha affermato: “Nessun Paese al mondo ha sostenuto finanziariamente l’Ucraina con la stessa forza della Germania negli ultimi otto anni. Di fronte all’influenza straniera, abbiamo assicurato la sua autonomia e resilienza. E posso assicurarvi che continueremo questo sostegno con la stessa determinazione”.

Sul fronte militare, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato che parte delle massicce manovre militari in Russia e Bielorussia stanno volgendo al termine: “Sono in corso attività, una parte è finita, un’altra è in fase di completamento. Altri sono ancora in corso, data la dimensione di queste esercitazioni che sono state pianificate a dicembre”.

Infine, il ministro della Difesa ucraino ha accolto con favore il contenuto di conversazione telefonica con il suo omologo bielorusso: “Un segnale positivo e un primo passo verso una proficua coopeazione”, ha detto Oleksiï Reznikov.

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