CBS News, popolare emittente statunitense, citando un funzionario americano, ha riportato che alcune truppe russe vicino al confine con l’Ucraina hanno cominciato a muoversi in “posizioni da attacco“. Inoltre, Mosca avrebbe spostato parte dell’artiglieria a lungo raggio in posizione di tiro.
Si è appreso, inoltre, che il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è stato informato che l’attacco russo scatterà mercoledì 16 febbraio. Lo ha riferito la CNN. Zelensky, come risposta, ha proclamato quel giorno come “giornata dell’unità”.
Tuttavia, John Kirby, portavoce del Pentagono, ha affermato di non credere che Vladimir Putin abbia già preso una “decisione finale”, ribadendo che un’azione militare è possibile “in qualsiasi momento”, non approfondendo le informazioni dei servizi segreti sul giorno previsto per l’invasione.
Infine, c’è stata una telefonata tra Joe Biden, presidente degli USA, e Boris Johnson, primo ministro britannico. I due si sarebbero detti che è rimasta “una finestra cruciale per la diplomazia e affinché la Russia ritiri le sue minacce nei confronti dell’Ucraina”.
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