Nella prossima settimana sarà possibile avere i dati relativi all’andamento dei casi nei primi giorni dalla riapertura di lunedì 4 maggio, ovvero dall’avvio della fase 2. Lo ha fatto sapere Silvio Brusaferro, il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS), in una conferenza stampa.

Brusaferro ha poi rimarcato che per il 10 – 12% delle vittime «ufficiali» del coronavirus in Italia,  la prima causa di morte è un’altra patologia, a cui si è sovrapposto il Covid-19: «La prima causa di morte è in maggioranza l’infezione Covid – ha spiegato l’esperto – un 10-12% ha avuto un’infezione che si è sovrapposta ma la prima causa di morte è legata ad altre patologie, che sono le comuni cause di morte nel nostro Paese».

A proposito, poi, della curva epidemiologica, questa «va decrescendo sia in termini di casi e diagnosi sia di sintomi. È un segnale che prosegue». Inoltre, «stiamo andando verso un numero di casi molto basso un po’ in tutte le regioni, inclusa la Lombardia». Brusaferro, però, ha parlato di una varabilità tra Regioni: «Ce ne sono alcune con un livello di circolazione ancora significativo, altre dove la circolazione è intermedia, altre dove è bassa».

Infine, l’epidemiologo Giovanni Rezza, ha comunicato che sono stati 6.395 i casi di Covid-19 diagnosticati negli stranieri, pari al 5% dei casi complessivi diagnosticati in Italia, rispondendo così a molte «fake news» circolate sul rapporto tra i contagiati e i migranti.

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