No, nel decreto Cura Italia non c’è traccia della sospensione delle bollette di luce, gas e acqua per far respirare le nostre tasche vista l’emergenza coronavirus.

Eppure, negli scorsi giorni c’erano state molte voci e qualche annuncio politico sulla possibilità di permettere agli italiani di non pagare le utenze, in considerazione anche dell’ovvietà che stare più a casa significa consumare più energia elettrica e acqua.

Tra l’altro, a proposito di differenze, ieri sera, nel messaggio alla nazione francese, il presidente Emmanuel Macron, elencando non solo le misure restrittive ma anche quelle economiche, ha parlato della sospensione delle bollette (e degli affitti) almeno, intanto, «per le piccole e medie imprese che avranno maggiori difficoltà».

Quindi, no. Gli italiani continueranno a pagare le bollette. E lo aveva anticipato, prima della conferenza stampa di Conte e della pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale, Antonio Misiani, viceministro all’Economia, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital: «Abbiamo ragionato sulla riduzione delle bollette ma si sarebbe andati oltre il nostro spazio di copertura: con queste misure stiamo utilizzando tutti i 25 miliardi». A proposito, Macron ha parlato di 300 miliardi.

Però, dove non è potuto arrivare il governo, sono arrivate le aziende, alcune delle quali – come riportato su Businessonline.it – hanno deciso di attuare alcuni sconti o approvare proroghe per i pagamenti previsti delle bollette.

Inoltre, l’Autorità per l’energia ha sospeso il blocco delle forniture ai morosi che non hanno pagato le bollette di luce e gas fino al prossimo 3 aprile e la decisione riguarda due categorie di persone: a) i clienti in bassa tensione per quanto riguarda l’elettricità; b) i clienti con consumo non superiore a 200mila metri cubi standard per il gas.

L’Autorità per l’Energia, comunque, ha deciso di sospendere i procedimenti di blocco delle forniture non di cancellare la misura, per cui tutti coloro che non hanno provveduto a pagare la somma dovuta di bollette di luce e gas, scaduto il periodo di sospensione dovranno ugualmente saldare i loro conti.

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