Luigi Di Maio, che ha abbandonato il MoVimento 5 Stelle in disaccordo completo con la linea politica di Giuseppe Conte, ha affermato che “nella prossima campagna elettorale ci sono tante persone di buona volontà che continueranno a portare avanti” l’agenda riformatrice di Mario Draghi.

“Ci sono tanti partiti che hanno provato a portarla avanti in questi giorni – ha aggiunto il ministro degli Esteri – provando ad abbassare i costi della benzina, delle bollette. Dovevamo fare e volevamo il percorso con i sindacati per il salario minimo. Volevamo fare un lavoro importante per la riduzione del cuneo fiscale e non l’abbiamo fatto perché è caduto il governo”.

“Non posso stare con chi ha buttato giù Draghi”

Di Maio ha assicurato ai cronisti che “io sicuramente non posso stare con quelli che hanno buttato giù Draghi, con quelli che causeranno l’aumento dei prezzi del carburante e dell’energia. E mi auguro che si possa essere in tanti dalla parte dell’agenda riformatrice di Mario Draghi”.

Il Ministro ha poi aggiunto che “non è un caso che il governo sia stato buttato giù da due forze politiche che strizzano l’occhiolino a Vladimir Putin“, spiegando che “dopo aver assicurato sostegno a Draghi, Conte e Salvini hanno deciso di voler colpire l’agenda riformatrice del governo in un memento in cui stiamo vivendo una situazione inedita dal punto di vista economico, sociale, energetico e per la guerra in Ucraina”.

Per Di Maio, quindi, “questa crisi di Governo vede come protagonisti Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Voglio dirlo con chiarezza: da oggi esistono due tipologie di forze politiche, chi ha tifato per l’Italia e chi ha tifato contro. Tra questi c’è il partito di Conte che non è più il Movimento 5 stelle che io ho contribuito a creare. Una forza politica che creava governo e non che li sfasciava”.

“Prima si vota, meglio è”

Per il ministro, infine, “prima si vota, meglio è” perché “almeno cerchiamo di salvare la legge di bilancio e evitare l’esercizio provvisorio, non credo che salveremo il PNRR perché le riforme non si potranno fare”.

Articoli correlati