Il prossimo DL, che ormai ha preso il nome di maggio, dovrebbe contenere il Reddito di Emergenza (REM) che sarà concesso per due mensilità. Lo hanno riferito i partecipanti all’incontro tra il premier Giuseppe Conte e i segretari dei sindacati CGIL, CISL e UIL.

Si è appreso anche il REM sarà una «misura a tempo» (e, quindi, non strutturale), come confermato, nello stesso incontro, dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, nella foto. Inoltre, nel DL ci saranno anche «indennizzi per stagionali e autonomi, congedi parentali e bonus baby sitter il cui utilizzo sarà allargato anche a servizi per l’infanzia e centri estivi. In più, sarà prorogato lo stop ai licenziamenti», ha sempre preannunciato Catalfo.

Sul REM è intervenuto a Zapping anche Roberto Fico, presidente della Camera: «Io sono convinto che dobbiamo aiutare tutte le persone in difficoltà, dando un reddito il prima possibile, ampliando il reddito di cittadinanza», e proprio «grazie a questo che per alcuni questo periodo è stato un po’ meno difficile». Fico, quindi, è d’accordo «all’ampliamento del reddito di cittadinanza, o al reddito di emergenza, chiamiamolo come vogliamo ma serve ampliarlo, e poi serve far ripartire l’Italia con il lavoro e le imprese».

Infine, Andrea Orlando, vice segretario del Partito Democratico, durante il programma In viva voce su Radio 1, a proposito dell’ampliamento della platea del reddito di cittadinanza, ha affermato: «Su questo tema siamo aperti a una discussione e a un confronto. Oggi p circolata una notizia che non ha fondamento e cioé che noi saremmo contrari o perplessi sull’esigenza di un contributo di emergenza. Non è così. Noi riteniamo che la crisi abbia prodotto una serie di situazioni che non ricadono nel reddito di cittadinanza, che non son coperti da altri tipi di interventi, che necessitano di un intervento in qualche modo straordinario. Poi, io credo che a regime bisognerò ragionare su questa sacca, questo pezzo di società che è rimasto improvvisamente povero perché occupato in lavori precari o perché sottoccupato e su come affrontare questo tema in una situazione ordinaria. Adesso, nell’emergenza c’è bisogno di questo strumento e credo che occorra ribadirlo».