Giuseppe Conte, leader del MoVimento 5 Stelle, intervistato da Avvenire, ha definito Beppe Grillo “un personaggio polarizzante, è normale che susciti sentimenti contrapposti e spesso contrastanti. Io lo conosco come l’uomo che ha anticipato priorità che sarebbero state centrali nella politica e rimane fondamentale”.

Conte ha poi definito la destra come “una tigre di carta“: “In una fase così delicata, che risposte può dare una coalizione che ha ritenuto prioritario trovare la quadra sulla spartizione dei collegi prima che sul programma? La legislatura inizierà con la legge di Bilancio: Salvini e Berlusconi giocano a chi la spara più grossa sulla Flat tax che è una presa in giro, mentre Meloni ancora non si è capito se la voglia”.

Dove si colloca adesso il M5S? Conte ha risposto così: “Noi siamo nel campo giusto, dove i valori euro-atlantici e progressisti incontrano i capisaldi della storia a 5 stelle: transizione ecologica ed energetica, progressività fiscale, lotta al precariato, inclusione sociale. Non ci troverete in ammucchiate dell’ultimo minuto o in cartelli elettorali nati nei palazzi. L’agenda del M5s parte dalle urgenze dei cittadini e guarda a quel 2050 presente nel simbolo”.

E ancora: “da un lato Letta/Conte/DiMaio/Fratoianni, dall’altro Berlusconi/Salvini/Meloni. Offriremo un’alternativa a tutto ciò. Facciamo un esempio concreto di bipopulismo. La nave di rigassificazione a Piombino, essenziale per ricevere il gas non proveniente dalla Russia. Contro: FdI, Lega, Pd, Verdi, 5s, Si. A favore? Noi e Iv”.

Poi, sulla guerra in Ucraina, l’ex premier ha detto: “le parole pace, negoziato, diplomazia sono sparite dal dibattito pubblico, mi chiedo: ci siamo rassegnati all’ineluttabilità della guerra?”.

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