Ieri, martedì 23 agosto, Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, al meeting di Rimini, ha affermato: “Parto dagli stipendi degli insegnanti: devono essere pagati come i loro colleghi europei. In 5 anni è possibile farlo. Prendiamoci tutti queto impegno a favore di uno stipendio europeo. Poi rendere obbligatorio l’asilo e allungare l’obbligo sino a 18 anni”.

Un’idea che, però, non è piaciuta per niente a Mara Carfagna, ministra per il Sud e la Coesione territoriale, passata ad Azione di Carlo Calenda: “L’idea di Enrico Letta dell’asilo obbligatorio non solo è in perfetto stile sovietico ma anche fuori dalla realtà: lo sa Enrico Letta che l’offerta di nidi e asili in molti Comuni del Sud non arriva al 15 per cento dei bambini residenti? Lo sa che al Sud oltre il 60 per cento delle madri non è occupata né può esserlo per mancanza di asili? Torni nella realtà: la sola, colossale operazione in favore dei bambini e delle madri è quella pensata e realizzata con gli investimenti del Pnrr e con la definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione. Mi sono battuta per questo e oggi ci sono le risorse per portare l’offerta di nidi in ogni singolo Comune italiano a 33 posti ogni 100 bambini entro il 2027: il Pnrr paga i “mattoni”, l’ultima legge di bilancio stanzia i fondi per maestre e personale. Questa è serietà. Questo è vero cambiamento”.

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