È ufficiale. Il nuovo sindaco di Torino è Stefano Lo Russo del centrosinistra che ha ottenuto il 59,2% dei consensi (168.997 voti) al ballottaggio con Paolo Damilano, candidato del centrodestra, che ha ottenuto il 40,8% (116.322 voti).

Stefano Lo Russo era sostenuto da Partito Democratico, Lista Civica Lo Russo sindaco, Sinistra Ecologista, Moderati, Torino domani, Articolo Uno – Partito Socialista Italiano.

Paolo Da Milano, invece, era sostenuto da Torino Bellissima, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Progreso Torino, Il Popolo della Famiglia e Sì Lavoro Sì Tav – Rinascimento Sgarbi.

STEFANO LO RUSSO

Una volta eletto, Lo Russo ha affermato: “Grazie dell’aiuto, della stima e del sostegno. Sono state settimane intense, abbiamo girato tutta la città, i cittadini ci hanno dato fiducia. Questo e stato un progetto del noi non di Stefano Lo Russo, un progetto in cui ciascuno ha fatto il suo pezzo. Non sarei stato eletto senza”.

“Vi chiedo di starci accanto – ha aggiunto, riferendosi ai sostenitori – abbiamo un compito complicato, sarà dura, la città vive un momento di difficoltà ma ci abbiamo messo tutto il nostro entusiasmo e continueremo a farlo. Abbiamo fatto una grandissima cosa, non ci credeva nessuno ma abbiamo fatto una rimonta pazzesca ed è stata possibile perche’ ci abbiamo creduto e siamo stati uniti e compatti. Non disuniamoci adesso restiamo uniti e compatti e rifaremo Torino grande, forte e unità”.

PAOLO DAMILANO

“Oggi voglio fare i complimenti a Stefano Lo Russo per una campagna elettorale corretta e sempre all’insegna del dialogo e oltre ad augurargli buon lavoro gli chiedo di prendersi cura di Torino nel momento più complicato della sua storia”, ha detto lo sconfitto, Paolo Damilano.

“In questa strana elezione tre torinesi su cinque hanno scelto di non votare per il sindaco – ha aggiunto -. Rappresentano il primo partito di Torino, che non ha voce in Consiglio Comunale. Noi non ci rassegniamo e lavoreremo per coinvolgere a uno a uno tutte le torinesi e i torinesi che si sentono abbandonati dalla politica”.

“Però c’è qualcosa che mi rende molto orgoglioso: il risultato di Torino Bellissima – ha proseguito -. Siamo partiti come un gruppo di torinesi coraggiosi che volevano cambiare la loro città e ci siamo ritrovati come seconda forza politica. Voglio ringraziare gli straordinari compagni di viaggio che ho avuto e che si sono uniti a noi in questo viaggio come gli amici di Progresso Torino. Dopo questo voto le due liste diventeranno un solo progetto che lavorerà per il bene di Torino. Lo faremo con un’opposizione costruttiva che non dirà mai di no ai progetti che miglioreranno la città, ma saremo costantemente attenti perché neanche un euro del Pnrr venga sprecato o usato per fare debito cattivo”.

“Vigileremo perché le periferie abbiano finalmente il posto che meritano nelle strategie della città e che nessuno venga lasciato indietro. Il progetto – ha concluso – che abbiamo fatto nascere a Torino in questa corsa elettorale è il risultato di un centro che fatica a trovare rappresentanti nei partiti, e non vuole estremismi ma solo dialogo, concretezza e progetti. Torino è la città dove cominciano le cose e questa avventura è cominciata”.

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