Un’epidemia di influenza aviaria in India ha colpito la capitale Delhi e continua a diffondersi in almeno nove Stati. Inoltre, decine di migliaia di uccelli sarebbero stati già abbattuti.

Nel dettaglio, l’influenza aviaria è stata confermata negli stati del Kerala, Rajasthan, Madhya Pradesh, Mahrashtra, Himachal Pradesh, Haryana, Delhi, Gujarat e Uttar Pradesh.

Diversi Stati, inoltre, hanno segnalato morti di uccelli, tra cui pollame, corvi, piccioni, pavoni e uccelli migratori.

Nel Maharashtra – dove l’ultimo caso di influenza aviaria risale al 2006 – il commissario per la zootecnia Sachindra Pratap Singh ha comunicato che sono stati emessi ordini per l’abbattimento di uccelli entro un chilometro all’epicentro di Parbhani e Latur.

Lo Stato ha confermato l’influenza aviaria dopo che 800 polli sono stati trovati morti nel villaggio di Murumba, nel distretto di Parbhani.

Nel nord dell’Uttar Pradesh, le autorità stanno mettendo in atto diverse misure precauzionali, esortando le persone a evitare di andare negli zoo e a non entrare in contatto con qualsiasi tipo di uccello.

Nello stato meridionale del Kerala, il processo di abbattimento di circa 50mila uccelli, principalmente anatre e polli, è stato completato in due distretti colpiti dall’influenza.

Il virus dell’influenza aviaria fu segnalato per la prima volta nel 1996 nelle oche in Cina. Da allora, le epidemie sono state segnalate periodicamente in tutto il mondo. Focolai di influenza aviaria si sono verificati in Asia, Africa, Nord America e parti dell’Europa. Il ceppo più comune del virus che causa gravi malattie respiratorie negli uccelli è l’H5N1.

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