Un’innovazione importante nella lotta contro l’ictus è in arrivo in Italia: il nuovo farmaco Tenecteplase sarà disponibile già entro la metà di novembre all’ospedale Maggiore di Bologna. Un annuncio, riportato da Il Resto del Carlino, che segna un passo avanti significativo nella gestione di una delle principali emergenze neurologiche, con potenziali benefici in termini di efficacia e sicurezza del trattamento.
Negli ultimi anni la medicina d’urgenza ha fatto grandi progressi, ma il trattamento dell’ictus ischemico resta una corsa contro il tempo. Ogni minuto può fare la differenza tra una vita recuperata e disabilità permanente. In questo scenario, il nuovo farmaco Tenecteplase promette trattamenti più rapidi, efficaci e con meno rischi emorragici.
Lo ha annunciato il dottor Andrea Zini, coordinatore della Rete Stroke Metropolitana dell’Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, realtà che ha sede proprio presso l’ospedale Maggiore, tra le eccellenze italiane nel trattamento dell’ictus.
Nuove cure più veloci e sicure contro l’ictus
L’introduzione del farmaco Tenecteplase rappresenta un cambiamento rilevante per i pazienti colpiti da ictus ischemico. Si tratta infatti di un medicinale che, come ha spiegato il dottor Zini, “consente trattamenti più rapidi, con l’iniezione in pochi secondi del farmaco” e con minori complicanze emorragiche rispetto alle terapie attualmente in uso.
Questa nuova molecola ha la capacità di sciogliere il trombo responsabile dell’ictus in modo più efficace, offrendo una finestra terapeutica più favorevole per i medici e aumentando le possibilità di recupero neurologico per il paziente.
Il Maggiore sarà il primo centro in Italia a utilizzare questo trattamento innovativo.
Al Maggiore un modello d’eccellenza per l’intervento tempestivo
L’introduzione di Tenecteplase è solo l’ultimo tassello di un sistema altamente organizzato e veloce. Al Maggiore, infatti, si è riusciti a ridurre drasticamente i tempi di intervento per l’ictus:
- 30-45 minuti per sciogliere il coagulo dalla comparsa dei primi sintomi all’iniezione del farmaco.
- 60-90 minuti per la rimozione meccanica del coagulo (trombectomia).
Grazie a una perfetta sinergia tra reparti e all’impiego di tecnologie all’avanguardia, i pazienti con ictus vengono portati direttamente in sala angiografica, saltando passaggi diagnostici tradizionali per guadagnare tempo prezioso.
“Siamo in grado di studiare il cervello distinguendo la parte danneggiata da quella ancora salvabile e ottimizzare la strategia per rimuovere il coagulo che chiude l’arteria cerebrale, in collaborazione con i colleghi Neuroradiologi”, spiega ancora Zini.
Il riconoscimento internazionale: Bologna premiata con il “Centro Diamond”
Questo modello organizzativo ha ricevuto anche riconoscimenti internazionali: la Rete Stroke Metropolitana è stata insignita del titolo di Centro Diamond nell’ambito degli Eso-Angels Awards, il massimo riconoscimento assegnato dall’European Stroke Organization (ESO).
Il premio viene conferito ogni tre mesi in base a precisi parametri, tra cui l’efficienza dei trattamenti tempo-dipendenti e l’elevato volume di attività. Bologna è tra i pochissimi centri europei ad aver ottenuto il riconoscimento in maniera continuativa nel tempo.
Un risultato frutto del lavoro sinergico tra:
- il Dipartimento di Emergenza-Urgenza interaziendale, diretto da Alessio Bertini,
- la Neurologia e Stroke Unit, guidate dal dottor Zini,
- la Neuroradiologia interventistica, diretta da Luigi Simonetti,
- e la Neuroriabilitazione, sotto la guida di Francesco Lombardi.
L’ospedale Maggiore e la tecnologia: avanti tutta con l’angiografo biplano
Un ulteriore punto di forza dell’ospedale Maggiore è l’utilizzo di tecnologie avanzate. All’interno della struttura è operativo un angiografo biplano di ultima generazione, uno strumento capace di effettuare:
- TC (tomografia computerizzata),
- AngioTC,
- TC perfusione, ovvero lo studio della circolazione del sangue nel cervello.
Tutti questi esami possono essere eseguiti prima di procedere alla trombectomia, ottimizzando i tempi e la precisione della diagnosi.
Il progetto One-Stop: diagnosi e trattamento in un solo passaggio
In fase di completamento anche il progetto One-Stop, che punta a ridurre ulteriormente i tempi per i casi più gravi. L’obiettivo è portare il paziente direttamente sul lettino dell’angiografo, dove verranno eseguiti esami e, se necessario, si procederà immediatamente al trattamento con:
- trombolisi farmacologica, se il coagulo può essere sciolto,
- trombectomia meccanica, se invece deve essere rimosso fisicamente.
Un percorso che riduce ritardi diagnostici e migliora le probabilità di sopravvivenza senza danni neurologici permanenti.
Lo sapevi che…?
- Ogni anno in Italia si registrano circa 120.000 nuovi casi di ictus.
- L’ictus ischemico rappresenta l’85% dei casi totali.
- Ogni minuto perso equivale alla morte di quasi 2 milioni di neuroni.
- I tempi di trattamento sono determinanti: intervenire nei primi 90 minuti fa triplicare le possibilità di recupero completo.
- Il Tenecteplase è già utilizzato per infarto miocardico e ora si apre la via anche all’impiego neurologico.
FAQ – Le domande più frequenti sull’ictus e il nuovo farmaco
Cos’è l’ictus ischemico?
È una condizione in cui un coagulo blocca il flusso di sangue a una parte del cervello, causando danni anche gravi se non si interviene rapidamente.
Cosa cambia con il nuovo farmaco Tenecteplase?
Permette di sciogliere il coagulo più rapidamente e con meno rischio di emorragie rispetto ai trattamenti tradizionali.
Dove sarà disponibile il farmaco?
Il primo ospedale in Italia a utilizzarlo sarà il Maggiore di Bologna, entro metà novembre 2025.
Perché è importante intervenire subito in caso di ictus?
Più si ritarda l’intervento, maggiori sono i danni cerebrali permanenti. Il trattamento precoce è fondamentale per ridurre disabilità e aumentare le probabilità di recupero.
Quali sono i sintomi più comuni dell’ictus?
Paralisi facciale, difficoltà a parlare, perdita di forza in un arto, vista offuscata o improvvisa perdita di equilibrio. Se noti questi sintomi, chiama subito il 112.




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