Entro la fine di questa settimana il Governo dovrà annunciare il calendario della fase due che partirà da lunedì 4 maggio.
Tuttavia, come appreso dal Sole 24 ore, le ripartenze cominceranno già lunedì 27 aprile con i settori con il rischio più basso di contagio secoondo le tabelle INAIL ma con la condizione fondamentale del rispetto dei protocolli di sicurezza: automotive, moda e componentistica.
Dal 4 maggio, invece, sarà la volta del riavvio delle aziende di questi settori: manifatturiero, tessile, costruzioni, fabbriche, cantieri, servizi, commercio all’ingrosso, laboratori ed altre attività di ricerca. Saranno poi operative nuove misure di sicurezza: turni scaglionati per entrata e uscita (così da evitare, ad esempio, i picchi nel trasporto pubblico); postazioni di lavoro distanziate; misurazione della temperatura all’ingresso. Nei luoghi di lavoro, inoltre, così come in ogni luogo chiuso, sarà necessario l’utilizzo della mascherina.
Inoltre, per gli spostamenti nel medesimo comune, non sarà più necessaria l’autocertificazione, al contrario di quelli tra comuni diversi ma della stessa Regione (invece, non saranno consentiti gli spostamenti tra Regioni). Capitolo trasporto pubblico (bus, metro, treni, aerei). Le direttive: sarà consentito un numero limitato di passeggeri con l’utilizzo alternato dei posti; in fase di studio la possibilità di prevedere la misurazione della temperatura nelle stazioni; utilizzo obbligatorio della mascherina a bordo dei mezzi.
Dall’11 maggio, invece, sarà il turno della riapertura dei negozi al dettaglio, dei parrucchieri e dei centri estetici. Tuttavia, bisognerà seguire alcune regole: garanzie di protezioni individuali, obbligo di distanziamento tra i clienti, sanificazione dei prodotti nei negozi di abbigliamento e calzature. Nelle parrucchiere e nei centri estetici ci sarà il rapporto uno a uno = un operatore e un cliente e la sterilizzazione degli strumenti.
Dal 18 maggio, poi, sarà la volta dei bar e dei ristoranti con due fasi: in quella iniziale ci sarà il via libera ai servizi di asporto, nella seconda la possibilità di accogliere i clienti. Le regole: distanziamento minimo per i tavoli di almeno due metri; revisione, al ribasso, delle capienze dei locali.
Da definire la riapertura delle cosiddette attività di aggregazione: cinema (ad eccezione dei ‘drive in’ e delle arene che assicurino posti distanziati), teatro, discoteche, e concerti. Infine, si prevede che entro l’anno si possa tornare alla normalità.
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