- Una donna di 49 anni, Lidia Pescherera, è stata uccisa a Pavia, in casa sua.
- Il delitto è stato confessato dal convivente di 28 anni Alessio Nigro.
- L’uomo ha rivelato di essere rimasto in casa della donna per tre giorni.
A Pavia, in Lombardia, è stata uccisa la 49enne Lidia Pescherera, trovata morta ieri, mercoledì 17 febbraio, nel bagno di casa sua.
Ha confessato il femminicida: il 28enne Alessio Nigro, originario della provincia di Lodi, che aveva una relazione con la vittima. La confessione dopo che i carabinieri lo hanno fermato sempre ieri, in un ostello a Milano. Ora è accusato di omicidio volontario e si trova nel carcere di Torre del Gallo, a Pavia.
L’uomo, con problemi di alcolismo e privo di fissa dimora, ha spiegato al procuratore, Mario Venditti, e al sostituto, Diletta Balduzzi, che venerdì 12 febbraio, durante un ennesimo litigio, colto da un raptus, ha strangolato la donna nella vasca da bagno.
Nigro è rimasto nell’appartamento di via Depretis fino a lunedì 15 febbraio. Agli inquirenti ha anche spiegato di avere utilizzato il telefonino della donna per inviare dei messaggi al datore di lavoro per non allarmarlo per l’assenza di Lidia Peschechera.
Tuttavia, proprio il titolare dell’azienda presso la quale lavorava la donna, ha lanciato l’allarme perché la 49enne non rispondeva al telefono eper il contenuto dei messaggi ricevuti. Il datore di lavoro ha così avvisato l’ex marito della vittima e successivamente le forze dell’ordine che ieri hanno scoperto il cadavere, adagiato nella vasca da bagno, in stato di decomposizione e coperto da un asciugamano.
Nigro ha anche ammesso di avere prelevato delle somme di denaro dal conto di Lidia Peschechera. Il 28enne avrebbe già manifestato in più occasioni comportamenti violenti: la vittima aveva confidato a un’amica l’intenzione di allontanarlo da casa.
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