«Otto milioni e mezzo di cartelle dell’Agenzia delle Entrate pronte all’invio? Bisogna mandarle al macero, mi sembra evidente». Così Matteo Salvini, a Radio Crc.

Il leader della Lega si riferisce ai controlli a tappeto che cominceranno dal prossimo 1° giugno da parte dell’Agenzia delle Entrate, come rimarcato dal presidente Ernesto Maria Ruffini in videoconferenza nel corso dell’audizione in Commissione Finanze e attività produttive della Camera, che si è svolta il 22 aprile scorso.

In pratica, i controlli dell’Agenzia delle Entrate, così come quelli della Riscossione, riprenderanno da giugno. Ed è stato stimato che 8 milioni e mezzo di atti saranno notificati ai contribuenti, ovvero gli accertamenti relativi soltanto all’Agenzia delle Entrate. Quindi, saranno molti di più gli atti associati alla Riscossione.

Il motivo di questa decisione, nonostante la crisi economica conseguente alla pandemia di coronavirus, come riportato su Money.it, «sta nella cancellazione della proroga di due anni per i termini di accertamento, concessa dal decreto Cura Italia», cancellata dal maxi – emendamento approvato in Senato nel corso della coversione in legge.

Ecco le parole di Ruffini:

«Ad inizio giugno, anche l’Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrà riprendere le attività. Si renderà innanzitutto necessario […] produrre e avviare al processo di notifica le cartelle di pagamento relative ai ruoli consegnati dagli enti creditori nei mesi di febbraio e marzo 2020 (circa 3 milioni). Analogamente andrà ripreso l’invio, attualmente sospeso fino al 31 maggio 2020, degli altri atti di riscossione, ovvero quelli necessari all’interruzione dei termini di prescrizione (circa 1,6 milioni di avvisi di intimazione) e quelli propriamente riferiti alle azioni di recupero, esecutive o cautelari (circa 875 mila atti). […] A questi volumi si aggiungeranno le cartelle di pagamento relative ai ruoli che gli Enti impositori consegneranno nel corso dei mesi di aprile e maggio (circa 2 milioni), nonché quelle dei mesi successivi».

Salvini ha commentato: «È chiaro  che se c’è gente che ha evaso 10 milioni di euro, per quello che mi riguarda, va in galera, ma la stragrande maggioranza di queste cartelle esattoriali sono da poche migliaia di euro, secondo me sarebbe normale chiedere saldo e stralcio: mi dai il 20% dell’importo totale e questa cartella viene stracciata».

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