Il sito Itamilradar ha segnalato una significativa attività navale russa nel Mediterraneo, fenomeno ben noto e monitorato da tempo dalla Marina Militare italiana.
Di recente, infatti, l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della forza armata, ha riferito alle Camere di un aumento notevole della flotta russa nel Mediterraneo, con un comportamento aggressivo che potrebbe portare a incidenti, vista la delicata situazione in Ucraina.
Attualmente, il sito ha informato della presenza del tanker Akademik Pashin e della fregata Ammiraglio Kasatonov che si stanno dirigendo verso la Russia attraverso il Canale di Sicilia, dopo essere partiti dal porto siriano di Taurus. Le due navi potrebbero essere presto sostituite dal tanker Kama e dalla fregata Ammiraglio Gorshkov, che entreranno nel Mediterraneo attraverso il canale di Suez.
Ciò significa che la presenza della flotta russa nel bacino non diminuirà. Inoltre, pochi giorni fa, la nave cisterna Kola è entrata nel Mediterraneo da Gibilterra e si sta dirigendo verso nord nel mar Jonio, e potrebbe entrare nel mar Adriatico, dove è localizzato il gruppo Combat strike della portaerei americana George Bush.
Attualmente, le azioni navali sembrano essere limitate a schermaglie, provocazioni e ‘ombreggiamenti’ per far sentire la presenza russa alle forze occidentali che navigano nel Mediterraneo. Tuttavia, date le circostanze delicate e il rischio di incidenti, la Marina italiana e la NATO stanno seguendo attentamente la situazione.
Cosa sappiamo sulla flotta navale russa?
La flotta navale russa è una delle più grandi al mondo e comprende diverse tipologie di navi come navi da guerra, sottomarini, navi ausiliarie, e navi da ricerca.
Tuttavia, è importante rimarcare che il potere della flotta navale russa non può essere valutato solamente in termini quantitativi. La forza di una flotta navale dipende anche dalla qualità delle navi, dalla loro tecnologia, dal livello di addestramento degli equipaggi e dal supporto logistico disponibile. La flotta russa, infatti, ha subito importanti tagli di bilancio negli anni ’90 e ha lottato per mantenere il proprio equipaggiamento in buone condizioni ma, negli ultimi anni, ha registrato notevoli progressi nella modernizzazione delle sue navi e nella loro manutenzione.
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