L'ira di Giuseppe Sala

Folla sui Navigli, il sindaco di Milano infuriato e lancia l’ultimatum

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è infuriato per le immagini di ieri dei Navigli pieni di gente e molta senza le mascherine, definite «vergognose».

Il primo cittadino meneghino ha affermato: «Io non sono un politico da metafore ma sono un politico da atti. O le cose cambiano oggi, non domani, non è un penultimatum ma un ultimatum, o domani io prenderò provvedimenti e chiuderò Navigli e asporto, e poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non gli permette di vendere».

«Noi siamo non solo in crisi da un punto di vista sanitario – ha aggiunto Sala – ma siamo in una profondissima crisi socio-economica», motivo per cui la città «ha bisogno di ritornare a lavorare» e «riaprire non è un vezzo ma una necessità». Inoltre, «quando c’è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso io sono il primo a farlo e mi piace anche, però poi ci sono i momenti in cui incazzarsi, e questo è uno di quei momenti».

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Sala ha affermato che sta dalla parte «di quelle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese» e di quelli che «vanno a lavorare e non a divertirsi, per portare a casa per le loro famiglie quanto necessario». Di conseguenza, Sala non permetterà «che quattro scalmanati senza mascherina e uno vicino all’altro mettano in discussione tutto ciò».

Il sindaco del capoluogo lombardo, quindi, annunciando che metterà più vigili urbani in giro, si è rivolto alla cittadini ma con delle distinzioni «perché i milanesi senza testa sono l’1% e io non permetterò che quell’1% metta in difficoltà il 99%».

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Mentre Gianni Rezza dell’Istituto Superiore della Sanità ha definito «preoccupanti» le immagini dei Navigli, Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera e consigliere comunale a Milano, ha affermato: «il sindaco di Milano, Giuseppe Sala è molto arrabbiato per le ‘vergognose’ immagini dei Navigli affollati di gente, e minaccia la loro chiusura. Non si capisce però come sia possibile che a Milano controlli e multe arrivino solo per i commercianti che protestano per lavorare, mentre nessuno vigila sul rispetto delle regole di distanziamento sociale ai Navigli».

«Quelle immagini sono preoccupanti ed è giusto chiedere la collaborazione dei cittadini: forse però, più che pensare a chiusure, basterebbe la presenza, anche solo con funzione dissuasiva della polizia municipale. Con meno proclami e più prevenzione, si otterrebbe di più».

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