Una denuncia dell’ONG Animals Lebanon, molto attiva nel paese dei cedri nel campo della protezione della natura.

Al fine di evitare incidenti tra i volatili ed i voli aerei, alcune persone sarebbero state pagate per abbattere gli uccelli avvistati nei pressi delle piste. Foto agghiaccianti che documentano la presenza di Gabbiani, Sterne (alcune delle quali ancora in vita) e Garzette, centrate dalle fucilate.

Dopo la pubblicazione delle foto si sono subito sollevate le critiche. In molti hanno chiesto l’intervento delle Autorità per fermare il massacro, mentre la stessa ONG diffondendo un articolo del National Geographic aveva sottolineato  i numerosi modi con i quali si possono proteggere i voli aerei senza dovere ricorrere all’uccisione dei volatili.

Si spera che nella prossime ore arrivi il ripensamento delle autorità. In tal maniera sarà possibile bloccare il nutrito gruppo di fucilieri che indirizza i suoi fucili contro gabbiani ed aironi. Persone evidententemente felici del lavoro svolto tanto da mostrarsi sorridenti nelle foto venute in possesso di Animals Lebanon. “Vi sono diversi modi di intervenire – hanno dichiarato gli ambientalisti – senza dovere ricorrere ai fucili. Non vogliamo difendere solo il benessere degli animali ma anche quello dell’uomo. Quanto sta avvenendo è ingiustificabile”.

Significativo il commento di una pilota di aerei arrivato dopo la denuncia di Animals Lebanon. La donna, infatti, dopo avere implorato di fermare la strage (aveva volato ed osservato quanto successo nella mattinata di ieri) ha evidenziato come la presenza dei gabbiani è dovuta alla poca pulizia dei luoghi. Togliete la spazzatura, aveva detto, e il problema finirà.

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