Durante i funerali di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo 21enne ucciso a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre, che si sono svolto oggi a Paliano (Frosinone), la DIGOS ha bloccato Massimiliano Minnocci, romano, noto come  ‘Brasile’, ultrà giallorosso di estrema destra. L’uomo con sé aveva un mazzo di fiori.

Contattato dall’Adnkronos e come riportato anche su FanPage.it, Minnocci ha raccontato: «Volevo mettere sulla bara un mazzo di fiori, ma appena i giornalisti mi hanno visto è stato come se ci fosse il diavolo. Volevo andare da semplice cittadino. Non mi volevo fare pubblicità. Quel ragazzo mi seguiva sui social, ero il suo idolo per il riscatto che sto avendo. Me lo hanno riferito i suoi amici e per questo sono andato a rendergli l’ultimo omaggio».

E ancora: «Sono arrivato e i giornalisti hanno cominciato a dire ‘il Brasile, il Brasile’…La Digos si è girata, ‘vieni qua, non ti muovere’, mi hanno detto e mi è risalito l’odio passato. ‘Ma che, mi sequestrate? Di cosa non mi muovo?’. Loro sanno che quando fanno così mi fanno ritornare indietro nel tempo. Sanno come farmi partire la brocca. Mi hanno trattato come un bandito di borgata e questo non è giusto perché io sto cambiando e siamo tutti uguali».

Infine, la tristezza di Minocci: «Ormai per determinate persone è meglio che non cambi mai, perché gli fai comodo. Il Brasiliano che si ripulisce non serve più a nessuno. Vogliono il burattino».

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