Un pensionato tedesco, che conservava un carro armato nazista della seconda guerra mondiale e un enorme arsenale di armi nella sua cantina, è stato multato di oltre 230mila euro. Ne parla il Mirror.

L’ex mediatore finanziario Klaus-Dieter Flick, 84 anni, custodiva il carro armato Panther (Panzer) del 1943 nella sua villa, nella città di Heikendorf, nel distretto di Plon, nello stato tedesco dello Schleswig-Holstein.

Flick ha affermato di aver acquistato il mezzo come rottame nel Regno Unito nel 1977 e di avere persino collaborato con la Bundeswehr, che lo aveva aiutato a riparare il motore e gli aveva addebitato 28.317 euro per il servizio.

Tuttavia, la corte ha sentenziato che il pensionato ha violato il War Weapons Control Act. Flick è stato condannato anche a 14 mesi di carcere, pena poi sospesa.

Oltre al Panzer da 45 tonnellate, il tedesco aveva un intero arsenale di equipaggiamento militare della seconda guerra mondiale immagazzinato nel suo seminterrato, tra cui un mortaio, un cannone antiaereo da 3,5 pollici e un siluro. L’intero equipaggiamento è stato sequestrato dalla polizia militare nel 2015.

Secondo quanto riportato dai media locali, 20 soldati hanno impiegato circa nove ore per recuperare il carro armato dalla casa dell’84enne.

Alexander Orth, all’epoca sindaco di Heikendorf, ha raccontato che Flick aveva persino guidato il mezzo in giro per la città decenni prima.

Il processo a Flick, durante il quale ha dovuto rispondere per violazione della legge tedesca sul controllo delle armi di guerra, è iniziato presso il tribunale distrettuale di Kiel il 28 maggio di quest’anno.

Il suo avvocato Gerald Goecke ha sostenuto che le armi sequestrate non erano più funzionanti e, quindi, non dovrebbero essere limitate: «Non ci sono requisiti di smilitarizzazione giuridicamente vincolanti», ha affermato. Dal canto suo, Flick ha detto al giudice che la sua era una collezione per scopi storici.

Però, il presidente del tribunale ha respinto la tesi dell’avvocato e ha concordato con il pubblico ministero Torsten Wolke, che ha dichiarato che «tutte le cose sulla lista delle armi da guerra sono vietate».