Il Parlamento del Ghana ha votato a favore di una controversa proposta di legge che limita i diritti della comunità LGBTQ+, stabilendo sanzioni detentive.
Questa misura legislativa, criticata ampiamente dagli attivisti per i diritti umani, deve ancora ricevere l’approvazione finale del presidente prima di essere promulgata come legge. Tuttavia, gli osservatori ritengono improbabile che ciò avvenga prima delle elezioni di dicembre.
Secondo i rapporti dei media internazionali, tra cui la BBC, il testo della legge propone pene detentive fino a 10 anni per coloro che promuovono attivamente campagne di sostegno alla comunità LGBTQ+ rivolte ai minori. Inoltre, fino a tre anni di carcere per chi si identifica come LGBTQ+ e fino a cinque anni di carcere per chi promuove la causa LGBTQ+.
La preoccupazione degli USA
Gli Stati Uniti d’America sono “seriamente preoccupati” per la decisione del Parlamento del Ghana. Il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, ha affermato in una nota che il provvedimento “mette in pericolo la libertà di espressione e di stampa garantita dalla Costituzione a tutti i cittadini del Ghana, definendo come un criminale anche solo chi si identifica come appartenente alla comunità Lgbtqi+”. La limitazione dei diritti nei confronti di un gruppo sociale mette a rischio “i diritti di tutti”. I “tradizionali valori di pace, tolleranza e rispetto dei diritti umani” in Ghana appresenta “una fonte di stabilità e prosperità che è sempre stata un modello per i Paesi della regione e per tutto il mondo”.
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