Fratelli d’Italia, su Twitter, ha riportato alcune minacce ricevute dalla premier Giorgia Meloni da un utente.
In particolare, un certo Sashamanexi scrive: “Ricorda che mi costringi ad annientare la tua vita se tocchi il RDC, ci sei? Non scherzo, io mi faccio 40 di carcere, almeno mangio, io ti sventro, veramente attenta, finiscila co sta cosa di togliere il reddito di cittadinanza, senno di ammazzo ma lo capisci? E non sarò da solo”. In un altro tweet: “Ci vuole la morte di lei e sua figlia”. E ancora: “Attenta che ti arriva un coltello in pancia a te e a tua figlia, tu togli il reddito e io uccido tua figlia. SICURO”.
Autore dei messaggi è un 27enne di Siracusa che è stato già perquisito e gli sono stati sequestrati dispositivi e profili dei social media.
Su disposizione della Procura di Siracusa, infatti, il personale della Polizia di Stato ha eseguito una perquisizione nei confronti di uomo di 27 anni, disoccupato, residente nella provincia aretusea, indagato per violenza privata aggravata nei confronti del presidente del Consiglio.
Nonostante l’utente utilizzasse uno pseudonimo, le attività tecnico investigative hanno permesso l’identificazione del giovane. L’autorità giudiziaria ha disposto una perquisizione domiciliare ed informatica nella sua abitazione. Gli operatori specializzati del Centro di Sicurezza Cibernetica Sicilia Orientale della Polizia Postale e della locale Digos hanno proceduto al sequestro di apparecchiature informatiche e dell’account social utilizzato dal 27enne.
? Indegne minacce apparse sui social contro Giorgia #Meloni e sua figlia. Avanti Presidente, siamo al tuo fianco. pic.twitter.com/xW6dq9gTIc
— Fratelli d’Italia ?? (@FratellidItalia) December 6, 2022
Solidarietà da ogni estrazione politica per la presidente del Consiglio dei Ministri.
Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura: “”Gravissime le minacce di morte indirizzate al presidente Giorgia Meloni e alla sua bambina, alle quali rivolgo tutta la mia solidarietà e vicinanza. Bisogna fermare questo pericoloso clima di odio crescente e costante, perché sottovalutarlo, o peggio ancora ignorarlo, significherebbe contribuire ad alimentarne la brutalità. Ora si faccia tutto il necessario per spegnere questi focolai di violenza e ci aspettiamo che tutte le forze politiche, a cominciare da quelle che per prime aizzano le folle nelle piazze e sui social, condannino fermamente simili oscenità”.
Debora Serracchiani, capogruppo alla Camera del Partito Democratico: “Le gravi minacce alla presidente del consiglio e a sua figlia sono un atto vile e inaccettabile. Difronte a questo nuovo attacco, ribadiamo la nostra ferma condanna a ogni violenza, in qualsiasi forma si manifesti, ed esprimiamo la nostra solidarietà a Giorgia Meloni e alla sua famiglia”.
Carlo Calenda, leader del Terzo Polo: “Solidarietà a Giorgia Meloni. L’odio non dovrebbe mai diventare strumento di confronto politico. E deve essere responsabilità di tutti abbassare i toni”.
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