Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’alimentazione che, quest’anno, ha posto al centro della propria riflessione l’obiettivo #FameZero entro l’anno 2030. Istituita nel 1979, la Giornata mondiale dell’alimentazione si svolge il 16 ottobre, data di fondazione della Fao, per sensibilizzare ed informare il pubblico sulle tematiche legate ai problemi della sicurezza alimentare, fame e malnutrizione e sulle azioni possibili per superarli.

Oggi sono 820 milioni le persone che al mondo soffrono di denutrizione cronica, si legge nel rapporto “Lo Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2018”. Il 70% delle popolazioni povere vivono in aree rurali e la loro sopravvivenza è legata all’agricoltura e alla pesca. E’ per questo motivo che, per raggiungere l’obiettivo Fame Zero, si debba partire dalla trasformazione dell’economia rurale coinvolgendo i governi – che dovrebbero creare le condizioni per creare investimenti da parte del settore privato – e gli agricoltori – chiamati ad adottare nuovi metodi di agricoltura sostenibile per aumentare produttività e livelli di reddito.

Ma la Giornata mondiale dell’alimentazione si rivolge anche ai singoli cittadini sensibilizzandoli su quali possano essere le azioni quotidiane che ciascuno può mettere in pratica per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo #FameZero. Piccoli e grandi gesti quotidiani come il non sprecare cibo e avere cura degli avanzi, comprare solo il necessario, conservare il cibo in modo saggio, seguire una dieta sana e sostenibile e preferire cibi genuini prodotti sul territorio e legati alla stagionalità.

L’obiettivo “Fame Zero – dice la Fao – va oltre la risoluzione dei conflitti e la crescita economica, e adotta l’approccio a lungo termine per costruire società pacifiche e inclusive. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo adottare uno stile di vita più sostenibile, lavorare con gli altri, condividere le nostre conoscenze ed essere disposti a dare una mano per migliorare il mondo”.