Intervistato dal Corriere della Sera, a proposito del tetto dei due mandati, il presidente del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha aperto alla possibilità di deroghe per qualcheduno.
L’ex premier, infatti, ha detto: “questa settimana chiuderemo la partita, che è importante per il M5S ma forse genera poco interesse fuori. Non è un diktat, ma lo spirito della regola sarà in ogni caso salvaguardato”. Il Movimento “è una comunità che pone al suo fondamento la dignità della persona. Nessuno di coloro che sono rimasti ha gettato la spugna. In ogni caso non manderemo in soffitta chi per dieci anni ha preso insulti per difendere i nostri ideali e per contribuire in Parlamento a realizzare le nostre battaglie. Una cosa è certa, la loro esperienza sarà in ogni caso preziosa”.
Parole che non sono piaciute a Beppe Grillo, co-fondatore del M5S insieme a Gianroberto Casaleggio. Infatti, stando a quanto appreso da Adnkronos, il genovese, che è anche il garante del Movimento, avrebbe lanciato l’aut aut a Conte, minacciando, in una telefonata avvenuta ieri sera, martedì 26 luglio, di abbandonare i pentastellati: “Se deroghi al secondo mandato dovrai fare a meno di me, lascio il Movimento 5 Stelle”, avrebbe detto Grillo.
Si tratta di una questione che va risolta entro pochissimi giorni, già entro venerdì prossimo e pare che Conte, nonostante voglia ‘salvare’ alcuni nomi di spicco del M5S dal limite del doppio mandato come Roberto Fico, Paola Taverna ed Alfonso Bonafede, non voglia arrivare allo scontro con Grillo e, quindi, la possibilità che si possa arrivare ad una deroga per i fedelissimi sono molto ridotte.
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