La base militare di Sigonella è sempre più al centro dell’attenzione in queste ore di crisi siriana. L’attività nella base è frenetica: ricognitori partono dalla pista siciliana alla volta della Siria. Ancora all’alba di ieri un Boeing Ep-8 Neptun si è levato in volo per una missione di ricognizione durata otto ore.
“L’Italia non parteciperà ad azioni militari in Siria”, ha dichiarato ieri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Però, ha aggiunto il premier, “in base agli accordi internazionali e bilaterali vigenti l’Italia continuerà a fornire supporto logistico alle attività delle forze alleate, contribuendo a garantirne la sicurezza e la protezione”.
Nella tarda serata di ieri la Casa Bianca ha fatto sapere che nessuna decisione è stata ancora presa ma gli Usa continuano a verificare le informazioni che giungono dalla Siria e a consultarsi con gli alleati.
Intanto la base militare siciliana si prepara. E non si tratta solo di ricognizioni aeree di controllo visto che Sigonella è anche il punto di riferimento dove la flotta americana può rifornirsi di combustibile e di armi.
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