Le forze armate israeliane hanno attaccato gli aeroporti di Damasco e Aleppo in Siria. Lo riporta i media siriani.

Stando a quanto si è appreso, le forze di difesa israeliane (IDF) hanno colpito le piste ed entrambi gli scali sono stati messi fuori servizio.

L’attacco sarebbe stato lanciato in corrispondenza dell’avvicinarsi di un aereo proveniente da Teheran. Il velivolo in questione, però, avrebbe fatto inversione di rotta e a bordo ci sarebbe stato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian, atteso oggi a Damasco. Altre voci, però, sostengono che si trattasse di un cargo con armi destinate ad Hamas.

Il bilancio

Il bilancio delle vittime palestinesi, dopo l’inizio della guerra tra Israele e Hamas, è salito a 1.385 e comprendono sia i morti nella Striscia di Gaza che in Cisgiordania, come comunicato dal ministero della Salute palestinese. I feriti, in totale, sono oltre 6.000.

I morti in Israele, invece, hanno superato quota 1.3000 e i feriti 3.300, di cui 28 in condizioni critiche e 350 in gravi condizioni.

Blinken (USA) in Israele

Il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa a Tel Aviv con il primo ministro Benjamin Netanyahu, ha affermato che “Hamas vuole solo distruggere Israele e uccidere ebrei”, sottolineando che “nessun Paese può tollerare il massacro dei propri cittadini. Quello che serve è il diritto a difendersi”.

Blinken ha anche comunicato che “ci sono 25 cittadini americani che sono stati uccisi” a causa degli attacchi dei terroristi palestinesi. “Ci uniamo al dolore delle famiglie nel piangere questa tragica perdita”, ha aggiunto.

Infine, Blinken ha rimarcato che “il messaggio che porto a Israele è questo: potreste essere abbastanza forti per difendervi da soli, ma finché esisterà l’America non dovrete mai e poi mai farlo”.

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