Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza. Nel documento, che ha ottenuto 14 voti a favore e l’astensione degli Stati Uniti d’America, si “chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie”.

Il testo è stato messo a punto dai 10 membri non permanenti (Algeria, Corea del Sud, Ecuador, Giappone, Guyana, Malta, Mozambico, Sierra Leone, Slovenia e Svizzera), a cui si sono aggiunti i voti favorevoli di Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna.

L’approvazione è la prima volta che accade dall’inizio della guerra di Israele contro Hamas, cominciata dopo gli attacchi del 7 ottobre.

Di conseguenza, l’ambasciatrice americana all’ONU, Linda Thomas-Greenfield, ha chiesto ad Hamas di liberare gli ostaggi: “Dobbiamo mettere pressione su Hamas, il cessate il fuoco può iniziare immediatamente con il rilascio del primo ostaggio, e questo è l’unico percorso”, ha affermato.

Come reazione, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha annullato la partenza per Washington di una delegazione di alto livello israeliana. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier, indicando come motivo proprio l’astensione degli USA all’ONU alla risoluzione su Gaza. A tal proposito, però, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha fatto sapere che “l’astensione degli Stati Uniti non cambia la nostra politica, sottolineando che Washington “ha sempre chiesto che il cessate il fuoco fosse legato alla liberazione” degli ostaggi da parte di Hamas.

Infine, il movimento palestinese ha salutato la decisione del Coniglio di Sicurezza e ha sottolineato, su Telegram, la sua “disponibilità ad impegnarci in un immediato processo di scambio di prigionieri che porti al rilascio dei prigionieri di entrambe le parti”. Insomma, non un rilascio autonomo.

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