Forze dell’esercito russo sono entrate nella regione di Kiev dalla Bielorussia. Un giornalista dell’AFP ha riferito della presenza di diversi elicotteri non identificati che volano a bassa quota nella periferia della capitale ucraina.

Si è appreso, inoltre, che due navi cargo russe sono state colpite da un missile sparato dalle forze ucraine dalla città di Mariupol, a pochi chilometri dal Donbass controllato dalle milizie filo-russe. Lo ha dichiarato il servizio federale di sicurezza russo (FSB) della regione di Krasnodar, secondo cui la nave cargo SGV-Flot è stata danneggiata: un incendio è scoppiato a bordo. Ci sarebbero delle vittime.

Da un video apparso sui social media, poi, è emerso che militari russi hanno innalzato la bandiera della Federazione Russa sulla centrale elettrica di Kakhovka, nell’area di Cherson, in Ucraina meridionale.

Il premier britannico Boris Johnson ha parlato alla Nazione: “La nostra missione è chiara: diplomaticamente, politicamente, economicamente e, infine, militarmente, questa orribile e barbara avventura di Vladimir Putin deve finire con un fallimento”, ha detto. Dura critica anche dal presidente turco Erdogan: “Da Mosca attacco inaccettabile, duro colpo alla pace”.

Infine, stando a quanto si apprende da fonti del Governo Draghi, tra domani e sabato si potrebbe riunire di nuovo il Consiglio dei ministri per varare un decreto per un nuovo dislocamento delle truppe italiane, in linea con il dispositivo che sta mettendo in campo la NATO. Le decisioni sono subordinate al Consiglio superiore di Difesa, convocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel pomeriggio.

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