All’inizio di febbraio alti funzionari cinesi hanno chiesto alle loro controparti russe di ritardare i piani per invadere l’Ucraina fino alla conclusione delle Olimpiadi invernali di Pechino. Lo ha riportato il New York Times, citando una fonte interna all’amministrazione Biden e un funzionario europeo che ha preso visione di un rapporto dell’intelligence occidentale.

Nel dettaglio, il rapporto dell’intelligence indicava che alti funzionari cinesi erano a conoscenza dell’intenzione della Russia di invadere l’Ucraina. Il New York Times ha affermato che la ‘soffiata’ è stata considerata credibile da coloro che l’hanno esaminata.

Tuttavia, i servizi di intelligence hanno reagito in modo diverso alle informazioni e di conseguenza le valutazioni sono variate. Ad esempio, un funzionario a conoscenza del rapporto ha affermato che non indicava necessariamente che il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping avessero discusso la questione.

I due leader si sono incontrati il 4 febbraio all’inizio delle Olimpiadi. Si sono impegnati a collaborare di più contro l’Occidente e hanno promesso una partnership “senza limiti” in un documento di oltre 5.000 parole sulla natura del loro rapporto.

In un evento del Consiglio Atlantico il mese scorso, l’ex primo ministro australiano Kevin Rudd ha affermato che la traduzione ufficiale cinese del documento ha trascurato di comprendere i sentimenti anti-NATO che i russi hanno ritenuto salienti come parte della loro giustificazione per l’invasione dell’Ucraina. Poi, il 24 febbraio, la Russia ha lanciato il suo assalto all’Ucraina, pochi giorni dopo la conclusione delle Olimpiadi invernali di Pechino, il 20 febbraio.

La replica: un portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, ha dichiarato: “Le affermazioni menzionate nei rapporti pertinenti sono speculazioni senza alcun fondamento e hanno lo scopo di incolpare e diffamare la Cina”.

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