L’inviato cinese per l’Ucraina, Li Hui, durante la sua visita in Europa, ha sostenuto che la Russia dovrebbe conservare il possesso delle regioni annesse, cioè Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.

Il messaggio di Li Hui

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal e citando funzionari europei, Li Hui ha recapitato il messaggio che la Russia dovrebbe mantenere il controllo delle parti dell’Ucraina che ha occupato e annesso. Tale posizione è stata definita come un “scenario di compromesso” che alcuni esponenti europei e americani avrebbero discusso periodicamente in modo anonimo. Tuttavia, tale compromesso viene visto come un’ammissione di sconfitta della democrazia e una vittoria per la Russia, con conseguente aumento dei conflitti nella politica globale.

Reazioni e interrogativi

La dichiarazione di Li Hui ha sollevato interrogativi sulla motivazione dei singoli attori pubblici nel perpetuare il conflitto e nell’interpretare lo “scenario mediatico russo”. L’incontro con l’inviato cinese ha scatenato discussioni sul futuro della democrazia e delle relazioni internazionali, mettendo in evidenza le preoccupazioni sulla conservazione del regime di Putin e il suo impatto sulla politica globale.

Su Twitter, infatti, il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, ha scritto: “Qualsiasi ‘scenario di compromesso’ che preveda la NON liberazione di tutti i territori dell’Ucraina, di cui periodicamente parlano ‘fonti anonime’ nelle élite europee e americane, equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia, la vittoria della Russia, la conservazione del regime di Putin e di conseguenza il forte aumento dei conflitti nella politica globale. Tutto questo è il caro sogno della Russia. La domanda è retorica: perché i singoli attori pubblici continuano a interpretare lo ‘scenario mediatico russo’ e a prolungare il conflitto?”.

Anche il presidente del Brasile si fa avanti

“Ho appena parlato al telefono con il presidente della Russia, Vladimir Putin. L’ho ringraziato per l’invito a partecipare al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, e gli ho risposto che al momento non potevo andare in Russia, ma ho ribadito la disponibilità del Brasile, insieme a India, IndonesiaCina, a dialogare con entrambe le parti in conflitto alla ricerca della pace”. A dichiararlo in un messaggio postato su Twitter è stato il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva.

Da considerare che, però, Lula si è affrettato a lasciare il recente G7 di Hiroshima così da non incontrare Zelensky…

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