Si è conclusa a Istanbul, in Turchia, la prima giornata dei negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina. Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa turca Anadolu.
I colloqui sono cominciati intorno alle 10:30 ora italiana e si sono svolti presso il Palazzo Dolmabahce della capitale turca, a porte chiuse. La delegazione russa era guidata dal consigliere presidenziale Vladimir Medinskij.
Da Kiev si apprende che è stato proposto a Mosca un nuovo sistema di garanzie (e solo così si potrà discutere di neutralità), inoltre è stato ribadito – come anticipato qualche giorno fa dal presidente Zelensky – che l’eventuale accordo di pace tra Ucraina e Russia sarà sottoposto a referendum popolare. Poi, il requisito essenziale affinché si possa raggiungere un accordo è il cessate il fuoco. Tra i Paesi garanti della sicurezza Kiev ha citato anche Israele, Canada e Polonia, rimarcando, però, che la Turchia dovrebbe essere quello tra i maggiori della lista. E Mikhailo Podolyak, consigliere presidenziale ucraino, ha dichiarato che i colloqui di oggi hanno dato risultati sufficienti per l’organizzazione di un faccia a faccia tra Zelensky e Putin.
Anche il russo Medinsky ha parlato di colloqui “molto costruttivi” e in “fase concreta”. Infine, l’incontro tra Zelensky e Putin ci potrà essere soltanto dopo che un accordo di pace sarà stato siglato dai rispettivi ministri degli Esteri. Ora Mosca valuterà le proposte di Kiev che “saranno riferite a Putin”.
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