Un generale ucraino, Vyacheslav Abroskin, si è offerto come ostaggio ai russi in cambio dell’evacuazione dei bambini che si trovano a Mariupol, città distrutta al 90% – secondo vari rapporti – e dove è in corso una catastrofe umanitaria. Abroskin ha dichiarato che ieri che anche prima dell’inizio della guerra aveva promesso ai residenti di difendere la città.

L’ufficiale millitare ha sottolineato che ci sono “molti bambini” a Mariupol che “moriranno nei prossimi giorni”, se non saranni salvati ora. Quindi, si è appellato agli “occupanti russi” affinché gli diano la possibilità di portare i bambini fuori la città, quindi lontani dai bombardamenti continui. Ha chiesto di dargli tre giorni di tempo per completare l’evacuazione con la promessa della consegna di se stesso, dal momento che si trova nella ‘black list’ di Mosca.

Abroskin ha affermato: “Sono un generale della Polizia che ha organizzato le operazioni su Donetsk dal 2014 al 2018. Sono incluso nella vostra lista delle sanzioni. Mi state cercando. Avete già tentato di eliminarmi. Decine dei vostri sono stati uccisi e migliaia di vostri aiutanti sono stati detenuti in mia presenza. La mia vita appartiene solo a me e la offro in cambio della vita dei bambini che si trovano ancora a Mariupol”.

Il post su Facebook:

A Mariupol c’è carenza di acqua potabile, luce e viveri.

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